Uniti per Calci contrari all’adozione del Piano Strutturale Intercomunale

“Una grande occasione persa a causa di un piano strutturale privo di lungimiranza!” Esordiscono così i Consiglieri di Uniti per Calci, che proseguono: “Manca completamente quella che è la filosofia del piano: un filo che lega l’attuale ai prossimi 15-20 anni. Quello che è stato adottato, con i soli voti della maggioranza, è un piano in cui non si ravvisano prese di posizione e indicazioni programmatiche per il domani, che cerca di adeguarsi e di rispondere alle esigenze di alcune entità a cui non si danno collegamenti reali con il paese. Sono state indicate le strategie esterne al perimetro del territorio urbanizzato, prevedendo una “cementificazione” di zone verdi coinvolte in progetti non condivisibili in termini di impatto sul territorio e beneficio per i cittadini.”

Durante il Consiglio si è discusso dell’area della Gabella destinata alla costruzione di un albergo, considerato dalla maggioranza uno dei fiori all’occhiello del piano. Si tratta dell’area dove si trovano attualmente gli impianti sportivi, per la quale era stato inizialmente previsto soltanto un ampliamento della destinazione sportiva, alla quale, improvvisamente, è stata aggiunta quella turistico-ricettiva. I Consiglieri di Uniti per Calci continuano: “Un mutamento di destinazione avvenuto in questi ultimi mesi, a cui l’Amministrazione ha affermato di aver pensato autonomamente senza alcun contributo da parte di soggetti esterni. Passaggi che ci hanno lasciato sinceramente perplessi e che non hanno fatto altro che confermare una mancanza di visione da parte di questa Amministrazione che, pur governando il territorio da anni e da anni lavorando a questo piano strutturale, si è improvvisamente accorta che lì ci starebbe bene un albergo. Tra l’altro, per la realizzazione degli impianti sportivi e delle strutture turistico-ricettive, si leggono inspiegabili prescrizioni per le altezze, che vanno a precludere diversi tipi di interventi; o, forse, lo si è fatto per consentire la realizzazione di alcuni soltanto. Siamo convinti che non solo il territorio non avrà alcun beneficio (basta pensare a un resort, che è autoinclusivo), ma che tale previsione potrà anche danneggiare le strutture già esistenti che, se lavorano a pieno ritmo in estate, sono comunque  in difficoltà durante il restante periodo dell’anno. La qualificazione dell’offerta turistica non la fa la realizzazione di un albergo, come sostiene la maggioranza. Per qualificare il nostro Comune, occorre investire sulla valorizzazione del territorio, sul turismo, sul Monte Pisano e sull’indotto che offre la Certosa. Investimenti che queste amministrazioni di sinistra non hanno mai fatto! Veramente vogliono raccontare ai cittadini che vi sono persone che non soggiornano a Calci perché non c’è questo tipo di offerta? Siamo di fronte a un piano strutturale privo di indicazioni programmatiche foriere di aperture urbane, di sviluppo turistico e di valorizzazione della qualità urbana; una grande occasione persa che oltretutto, cosi mal gestita, rischia di portare anche inevitabili danni al nostro paese, dove intere zone, invece di essere salvaguardate e rilanciate in armonia con la loro natura, rischiano di essere deturpate.”