Guerriero e Angelo: un libro ricorda Lorenzo Massarelli, lo studente ternano morto nel 2015 a soli 15 anni dopo un calvario di quattro anni a causa di un tumore al cervello. Un ragazzo speciale che, come scrive il Corriere dell’Umbria, “Ha fatto un altro piccolo “miracolo”. Ha unito le tifoserie di Ternana e Perugia nel suo nome”. Alla presentazione del libro avvenuto a Palazzo Carrara c’era il nostro Presidente, Giuliano Maffei. Leggiamo cosa ci ha scritto.
Nei giorni scorsi mi è stata inviata la locandina relativa alla presentazione di un libricino “ Guerriero e Angelo “, scritto da Andrea Proietti Bertolini in ricordo ed omaggio a Lorenzo Massarelli, il piccolo guerriero di Terni, così come con grande affetto viene ricordato. Appuntamento il lunedì 17 ottobre 2022, alle ore 17,00 nella bella Sala Pirro dell’Assessorato alla Cultura di Terni a Palazzo Carrara.
Ho sentito il dovere di andare a Terni per unirmi al ricordo di Lorenzo.
Adesso vi racconterò il perché, visto che a seguito della pubblicazione di un articolo di Antonio Mosca “ Terni, la testimonianza di fede di Lorenzo Massarelli morto a 15 anni ” sul Corriere dell’Umbria molte persone mi chiedono di conoscere qualcosa in più sul mio incontro con Lorenzo.
Essendo una cosa bella non posso tenerla solo per me. Quindi, ve la racconto.
Ognuno, da questa testimonianza, prenda ciò che gli serve.
Anzitutto, devo dire che l’incontro ternano è stato molto coinvolgente e significativo sia per i bellissimi ricordi di Lorenzo da parte della mamma Gianna, del papà Marcello, del suo allenatore di calcio Guido Picecchi, di Don Francesco, di Don Luca, con cui Lorenzo aveva trascorso tante ore – penso sia davvero depositario di ciò che si agitava nel cuore di questo ragazzino – del suo compagno di scuola Christian Astolfi a cui Lorenzo aveva detto che sarebbe diventato cantante, ed infatti ha una voce bellissima e adesso studia proprio canto. Significativa la presenza della Ternana Calcio e dell’Associazione Terni col cuore, con Costanza Parroni, e dei rappresentanti delle istituzioni locali l’Assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli e il vice presidente del Consiglio comunale Devid Maggiora a dimostrazione che un messaggio bello, fresco e giovanile come quello inviato da Lorenzo debba essere divulgato il più possibile tra i giovani, ma ne hanno bisogno anche gli adulti, come ho condiviso con il bravo giornalista Antonio Mosca che ha presentato l’incontro.
Lorenzo, come è stato ricordato, diceva che bisogna sempre combattere perché fino all’ultimo minuto non è finita la partita e si può sempre fare gol. Lorenzo era un vero capitano che, pur giovanissimo, sapeva motivare i suoi compagni di squadra e stimolarli a dare il massimo, sempre con sportivo rispetto e passione, senza abbandonarsi a pensieri negativi. Arrivava poi a delle altezze impensabili quando nei momenti di grande sofferenza, con il sorriso, diceva: “ Amici non si perde mai, si va con Gesù ”. Papa Francesco incontrò Lorenzo in piazza San Pietro. Lorenzo gli consegnò un bigliettino con il suo cellulare. Papa Francesco lo chiamò nei giorni successivi. Questo fatto, di per se’ così semplice e non degno di nota, dice in realtà molte, ma davvero molte cose.
Molto interessante, e degno di approfondimento, è stato anche il fatto che l’autore del libricino, Andrea Proietti Bertolini, sia un tifoso del Perugia che ha scritto questo pensiero su Lorenzo, e sul territorio in cui il giovane calciatore ha vissuto, in quanto attratto da uno striscione allo stadio dedicato a questo giovane “Guerriero” che lui neppure conosceva. Questo autore mi ha raccontato che, per molto tempo il pensiero di scrivere un libro su Lorenzo era diventato ricorrente, e poi quotidiano, sino a quando, improvvisamente, iniziò a scrivere di getto, con il cuore, queste pagine di amore verso Lorenzo, incurante anche della forte rivalità calcistica tra le due tifoserie del Perugia e della Ternana che con grande rispetto sportivo ed umano si sono sempre inchinate di fronte ad un vero e giovanissimo Capitano. Andrea mi ha detto che le parole gli erano venute così, già fatte, come dettate, tant’è che anche lui ne è rimasto molto meravigliato.
Evidentemente, in questi tempi così difficili dobbiamo inviare alle persone messaggi valoriali di Luce e di Speranza, aggiungo anch’io. Bravo Andrea per non aver mollato e di aver dato ascolto a quella vocina del cuore e, forse del cielo? Queste sue pagine sono una camminata salutare nel territorio ternano e dentro l’essere umano alla ricerca delle cose che veramente contano.
Vorrei aggiungere, con un pizzico di stupore, che dopo aver chiesto il giorno successivo alla mamma di Lorenzo – che telefonicamente mi ringraziava di essere andato a Terni insieme a mia moglie Adele – in quale giorno ed anno Lorenzo aveva affrontato la prima operazione, lei, dopo alcuni minuti, ossia il tempo di reperire in casa e leggere alcuni documenti sanitari, mi ha risposto: il 17 ottobre 2011 a Terni. Ecco, l’incontro di presentazione del libro, incredibilmente, per caso, è avvenuto proprio il 17 ottobre 2022.
A volte, la sincronicità di Jung ci fa stare bene, ma il pensare che questo “caso” sia stato simpaticamente progettato dal cielo, ci rende ancora più felici.
Ciao Lorenzo, stai tranquillo che abbiamo compreso che questa strana coincidenza è stata il tuo saluto, addirittura certificato, per evitare errori di lettura a noi ignorantoni di cose invisibili, ma anche per stupire i sapienti che in questo mondo arrovesciato spesso guardano senza vedere.
Grazie, sei forte grande Capitano!
Ma adesso veniamo a ciò che accadde quasi dieci anni fa.
- Nell’anno 2013, nel mese di novembre, ho avuto l’onore di conoscere un ragazzino davvero molto speciale: Lorenzo Massarelli, nato nel 2.000 a Terni e deceduto il 18 novembre 2015, dopo 4 anni di malattia e di un calvario anche per tutta la famiglia, con varie operazioni al cervello per il brutto male che si ripresentava.
- Lorenzo si trovava già da vari giorni ricoverato a Calambrone (Pisa), presso il nostro Ospedale specializzato, per effettuare riabilitazione e cure in conseguenza di un tumore al cervello di cui che era stato operato già un paio di volte in altre strutture sanitarie.
- La nostra dott.ssa Stefania Bargagna, conoscendo la mia grande attenzione culturale ed umana verso tutto ciò che riguarda il Mistero che racchiude il senso di questa vita e della sofferenza, mi informò che nel reparto degenza c’era un ragazzino che dovevo per forza conoscere perché portava con se’ un “ qualcosa ” di luminoso che faceva stare bene. Ma non volle aggiungere altro per non togliermi lo stupore di un incontro.
- Accompagnato dalla dottoressa mi recai subito nella cameretta di Lorenzo che trovai a letto in quanto non poteva muovere una parte del suo giovanissimo corpo al momento “semiparalizzato”. Sulla sua testa, con pochissimi capelli a seguito di chemioterapia, le cicatrici dell’intervento che però passarono in secondo piano grazie al sorriso con il quale mi accolse e a quegli occhi così celesti e dolci da far concorrenza al cielo e al mare più celesti. Mi ricordavano, soprattutto, il manto e gli occhi della Madonna.
- Mi misi seduto accanto a lui per essergli più vicino a bordo letto ed ascoltarlo visto che faceva fatica a parlare. In quella posizione ero vicinissimo al suo volto e, soprattutto, ai suoi occhi così attraenti dai quali era difficile distaccarsi. In me era viva e forte la sensazione che stavo facendo un incontro unico, di quelli che lasciano il segno. Me lo sono gustato questo momento, sembrava di essere in un’altra dimensione amorosa.
- Conobbi la mamma, sig.ra Gianna, che mi spiegò che cosa era successo. Appresi che Lorenzo era un campioncino di calcio, il capitano di una squadra del vivaio giovanile della Ternana, grande goleador con 145 gol all’attivo ed un interesse da parte di grandi club di calcio. Tifava però anche Inter. Un paio di anni prima, nel 2011, se ricordo bene, al ritorno di una partita di calcio Lorenzo “strascicava una gamba” che non rispondeva più come doveva. Indagini mediche strumentali e neurologiche accertavano nei giorni successivi la presenza del brutto male.
- Quando la mamma, che era in piedi in fondo al letto, mi parlava ed io la guardavo, avvertivo la sensazione di Lorenzo che continuava a guardarmi, per cui varie volte mi voltavo lateralmente a destra verso di lui che, infatti, con molta dolcezza, mi sorrideva. Era una bella sensazione, calda come quella di un abbraccio affettuoso .
- Lorenzo mi raccontò che durante una risonanza magnetica gli era apparsa la Madonna, con il bambino Gesù in braccio che gli sorrideva. La Madonna, che mi puntualizzò chiamarsi la “ Madre di tutti “, gli disse: “ Non temere, sono qui per te “. Lui da queste parole acquistò una fiducia ed una forza incredibili e si sottopose all’intervento chirurgico così delicato senza nessuna paura, ma con una fiducia completa perché mi ribadì che la Madonna gli aveva detto di non temere e, quindi, lui non temeva semplicemente perché glielo aveva detto la Madonna. Questo completo affidamento a Maria, questa fede così intensa e spiazzante nella sua semplicità in un ragazzino, mi colpì profondamente ed ancora oggi è viva nel mio cuore tant’è che lo ricordo quotidianamente nelle mie preghiere ed a lui richiedo uno sguardo dal cielo alla mia famiglia e alla Stella Maris.
- Vedendo questa fede così viva in un ragazzino di 13 anni gli confidai che l’anno precedente, a dicembre 2012 mi ero recato con mia moglie e i miei figli a Medjugorie e che lì avevo sentito il desiderio forte di pregare e, soprattutto la forza, o meglio la potenza della preghiera, cosa che pur essendo cattolico e abbastanza praticante sin da piccolo, non avevo però mai avvertito con quella intensità e verità. Aggiunsi che in quel luogo amato dalla Madonna avevo compreso che le preghiere, ed in particolare l’Ave Maria, vanno recitate non in modo veloce, e neppure troppo lentamente, ma in modo armonico perché la preghiera è anche musica che arriva sino a Dio e lo fa commuovere di fronte alla consapevolezza della nostra fragilità umana.
- A quel punto accadde una cosa molto strana, Lorenzo che durante il mio racconto annuiva come in una espressione di sì, è proprio così, muovendo la testa adagiata sul guanciale, con quegli occhi e quel volto ancor più luminoso iniziò a recitarmi l’Ave Maria in modo così armonico che a lui mi aggiunsi in preghiera. Incredibile, stavo recitando un Ave Maria guidato da un ragazzino che mi dava il tempo. E’ stato un momento unico, di grande emozione nel quale mi sono sentito amato ed ho compreso che per capire quali siano le cose importanti ed essenziali della vita dobbiamo farci piccoli.
- Forse, questo è il regalo che dovevo ricevere dal cielo per proseguire anch’io ad avere completa fiducia e consapevolezza che la Stella Maris è protetta proprio dal cielo e, quindi, trovare sempre la forza per non mollare mai nonostante le difficolta di ogni tipo che quotidianamente ci accadono. Stella Maris, infatti, vuol dire proprio Maria, Stella del Mare, e a Maria che è davvero la Madre di tutti, nessuno escluso, è stata affidata dal suo Fondatore Don Aladino Cheti. Allora, sempre avanti, con la determinazione di un guerriero e la saggezza di un capitano, nell’interesse esclusivo dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie.
- Nei giorni successivi ebbi la conferma che Lorenzo trasmetteva a tutti i miei operatori (dottori, infermieri e personale sanitarie ecc.) la sua pace del cuore che era agganciata a quella promessa mariana: “ non temere”. Diceva loro di pregare e di sorridere sempre. Loro lo andavano a trovare molto volentieri, anche per un semplice saluto. Evidentemente si stava bene in quella cameretta così piena di sofferenza. Forse, perché l’Amore trasformava il dolore e lo arricchiva di Speranza? Forse sì, era proprio così.
- Il 19 Novembre 2013 vennero in visita a Stella Maris di Calambrone, il Card. Giuseppe Betori di Firenze e Mons. Fausto Tardelli (all’epoca Vescovo della Diocesi di San Miniato). Ovviamente, li portai a conoscere Lorenzo. Sua Eminenza Card. Betori rimase in colloquio riservato con Lorenzo. Dopo lo vidi molto colpito da quell’incontro. Ricordo che nel ringraziarmi di averglielo fatto conoscere, mi disse di aver chiesto a Lorenzo di pregare per lui. La stessa speciale sensazione ricevette Mons. Fausto Tardelli.
- Ho vissuto con Lorenzo questo momento così intenso ed intimo che porto sempre gelosamente custodito nel mio cuore e, quando ne ho l’occasione, lo testimonio in ogni momento pubblico. Alcuni anni fa, il 4 dicembre 2013, quindi a pochi giorni dall’incontro con Lorenzo, ho raccontato questo momento anche al pubblico presente al Teatro Verdi a Pisa durante il concerto che il Maestro Bollani fece a favore di Stella Maris grazie al service del Lions Club Pisa Certosa, con la sua Presidente Marina Scatena. Sul palco recitai di fronte a oltre mille persone l’Ave Maria, con quell’armonia insegnatami da Lorenzo. Ci fu un momento di grande commozione per tutti.
- Questa è la testimonianza sincera del mio bellissimo incontro con Lorenzo Massarelli. Ogni volta che lo penso sento nel mio cuore giungere molta energia e fiducia nella Madonna e in Gesù.
- Con gioia mi viene da sorridere, come lui chiedeva:
“ Buongiorno a tutti e mi raccomando trovate sempre un motivo per sorridere” .