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Sono passati vent’anni da quando, il 13 maggio 2022, fu istituita a Roma la Coalizione Mondiale Contro la Pena di Morte: un’alleanza tra oltre 160 NGO, associazioni di avvocati e governi locali impegnati nell’abolizione universale della pena di morte. Ogni anno, il 10 ottobre, la Coalizione celebra e promuove la Giornata Mondiale Contro la Pena di Morte: un’occasione che unifica il movimento abolizionista a livello globale e mobilita la società civile, leader politici, avvocati, opinione pubblica, artisti a sostenere la richiesta di rimozione totale della pena di morte.
“Quest’anno anche il Comune di Vecchiano prenderà parte alla Giornata Mondiale Contro la Pena di Morte con due iniziative programmate proprio per lunedì 10 ottobre. Da un’idea del pianista Sandro Ivo Bartoli, che ha proposto all’Amministrazione di unirsi alle attività della Giornata Mondiale, è scaturito un programma ricco d’appuntamenti e significati per riflettere su una piaga che ancora, oggi, nel 2022, affligge il nostro mondo ultramoderno e globale” affermano il Sindaco Massimiliano Angori e l’Assessore alla Cultura Lorenzo Del Zoppo.
Alle 19 la Sala Consiliare del Comune di Vecchiano ospiterà una conferenza che, dopo i saluti del Sindaco Massimiliano Angori, proporrà gli interventi dell’Assessore alla Cultura Lorenzo Del Zoppo e del Professor Giampaolo Ladu, Ordinario di Diritto Pubblico. Tra cenni storici sulla pena capitale e motivi a sostegno della sua abolizione, gli oratori inquadreranno il profondo significato civico e sociale dell’iniziativa.
Alle 21, poi, il Teatro Olimpia ospiterà il recital di Bartoli, che proporrà un programma specialmente adatto all’occasione. Il maestro esordirà con un capolavoro di Johann Sebastian Bach che, in questo contesto, diventa quasi metafora: il “Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo BWV 992”. Nel 1704, quando Bach aveva appena diciannove anni, il fratello maggiore Johann Jakob partì alla volta della Svezia per unirsi all’esercito di Carlo XII in qualità di oboista. Il ragazzo partorì quindi questo mirabile “Capriccio”, fatto di sei movimenti accompagnati da didascalie che ne raccontano la storia: dalle moine degli amici per dissuadere Johann Jakob dal partire, alle rappresentazioni dei pericoli che avrebbe incontrato nel viaggio, al lamento per la partenza fino al commiato vero e proprio. Una storia di partenze, dunque, attuale oggi come allora. A seguire Bartoli farà ascoltare una delle più celebri Sonate di Ludwig van Beethoven, la No. 17 in re minore Op. 31 No. 2 (la celeberrima “tempesta”), che pare simboleggiare un desiderio di rivolta, per poi concludere con due pagine straordinarie dalla penna di Franz Liszt: il Preludio sulla cantata di Bach “Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen” e la parafrasi sull’Aida di Verdi: danza sacra e duetto finale. «È un programma significativo – dice il maestro – che suonerò con emozione. Tra i tanti primati che la Toscana vanta c’è quello d’esser stata la prima ad abolire la pena di morte, primato che si festeggia ogni 30 novembre con la Festa della Toscana. Ed io sono toscano: il tema dell’evento mi sta molto a cuore, e poterlo commentare con questi capolavori è un grande privilegio per me. Privilegio ancor maggiore sarebbe poter celebrare la fine della pena capitale nel mondo. Speriamo di poterlo fare presto.»
Appuntamento per domani 10 ottobre prima in Sala Consiliare e poi al Teatro Olimpia; gli eventi sono ad ingresso libero. Tutti i dettagli sul sito www.comune.vecchiano.pi.it