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Unione Popolare è nata per contrastare la guerra e la spesa militare, il caro bollette e l’inflazione, la crisi energetica e climatica, l’impoverimento e le diseguaglianze crescenti, il mancato riconoscimento e i tentativi di smantellamento di tanti diritti sociali e civili da parte delle “due destre”, incarnate dal PD e da Fratelli d’Italia. Le forze che hanno dato vita a Unione Popolare, a partire da Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, continueranno a difendere interessi e diritti delle classi popolari e lavoratrici, che nulla di buono hanno da aspettarsi dal futuro governo delle destre: politica economica ed estera dell’esecutivo saranno – come già annunciato – in continuità con il governo Draghi, e in linea con l’Unione Europea e la NATO.
Il nostro mancato obiettivo del 3% a livello nazionale era scritto nelle tante difficoltà che abbiamo dovuto affrontare: dai tempi ristrettissimi della campagna elettorale alla mancanza di risorse economiche, dall’oscuramento dei media a una legge elettorale che lede la libertà e l’uguaglianza del voto, alimentando l’astensionismo e consentendo ai partiti maggiori di usare il “voto utile” come una clava contro ogni formazione politica che voglia mettere in discussione il sistema. Il risultato è che i nostri oltre 400.000 elettori sono stati derubati di rappresentanza in Parlamento, dove le destre hanno la maggioranza dei seggi senza essere maggioranza numerica nel paese.
Di fronte a questa realtà, l’incoraggiante risultato raggiunto da Unione Popolare a Pisa e in altre città dove è forte la nostra presenza organizzata e la nostra partecipazione alle lotte sociali, indica qual è la via maestra da seguire: stare dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici, vessate e ricattate nel privato e sui posti di lavoro, dei giovani che non vedono futuro, delle periferie urbane e sociali dimenticate dalla politica di palazzo.
Il caro bollette sarà il nostro primo terreno di mobilitazione: intendiamo lanciare una campagna per l’autoriduzione delle bollette come forma concreta di contrasto alla speculazione finanziaria, responsabile dell’esplosione del prezzo del gas, nel contesto della guerra in corso. Al tempo stesso, intendiamo rilanciare a livello locale e nazionale una grande mobilitazione per la pace in Ucraina, scongiurando gli esiti devastanti dell’aumento della spesa militare e dell’escalation in corso, e intendiamo dare forza al mondo del lavoro, a partire dal sostegno allo sciopero generale nazionale indetto per il prossimo 2 dicembre da tutte le sigle sindacali di classe.
È con queste iniziative politiche che vogliamo ringraziare e incoraggiare gli oltre 400mila votanti che, nonostante una campagna elettorale avvelenata dal “voto utile” e dalla paura, ci hanno dato fiducia: è il segnale che in Italia c’è un popolo di sinistra, antifascista, antimilitarista, antiliberista e anticapitalista in cerca di rappresentanza politica.
Il nostro sentito ringraziamento va ai candidati e alle candidate che hanno portato il programma di Unione Popolare in tutto il territorio, ai compagni e le compagne che si sono impegnate in questa breve ma intensa campagna elettorale, così come a tutti e tutte coloro che si sono avvicinate a noi in questi mesi. Una cosa ci sentiamo di garantire loro, per il presente e per il futuro: ci troverete in ogni conflitto sociale, in difesa degli interessi delle classi popolari, per la costruzione di una società emancipata dallo sfruttamento capitalistico degli esseri umani e della natura.