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Ancora un nuovo premio per i lavori di riallestimento del Museo dell’Opera del Duomo di Pisa. L’Opera della Primaziale Pisana ha, infatti, ricevuto uno speciale riconoscimento da parte della giuria del prestigiosissimo Premio Internazionale Dedalo Minosse, dedicato alla Committenza di Progetti Architettonici promosso da ALA (Asso-architetti della Regione Veneto) con cadenza biennale.
Il Premio promuove la qualità dell’architettura, analizzando e ponendo l’accento sul processo progettuale e costruttivo e sulle figure che determinano il successo dell’opera: i progettisti e i committenti. Per l’edizione 2022 hanno partecipato ben 254 opere di 60 Paesi nel mondo e i premi sono stati consegnati presso la prestigiosa sede del Teatro Olimpico del Palladio a Vicenza. Nella giuria presenti illustri componenti dell’architettura internazionale quali l’arch.Kengo Kuma, l’Arch.Etan Kimmel e il Prof.Pierluigi Panza.
Tale importante riconoscimento si aggiunge a quello relativo al Premio Architettura Toscana, giunto alla terza edizione. Selezionato tra 140 candidati, il Museo ha vinto il Premio Architettura Toscana nella sezione “Restauro e recupero”, con le seguenti motivazioni “Adeguatezza. Tutto quello che viene fatto si adegua al luogo. C’è ma non si vede, nel rispetto dell’esistente. Spesso succede che dentro questi interni storici l’architettura si confonde con il design, e quindi ‘diventa troppo’. In questo progetto l’architettura crea un contesto in modo che l’opera resti protagonista. Tutto questo viene fatto con la cura del dettaglio e con molta sapienza”. A guidare l’edizione “del ritorno” post pandemia, gli architetti Gianpiero Venturini (presidente), Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Sofia von Ellrichshausen e la sociologa Daniela Ciaffi.
Il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa si era inoltre classificato primo nella categoria ‘Opere di allestimento o di Interni‘ nell’ambito della Festa dell’Architetto, iniziativa che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori organizza, tradizionalmente, per valorizzare la cultura del progetto, la funzione civile e sociale dell’architettura. Allora il museo era stato premiato nella categoria ‘Opere di allestimento o di interni’ con la Menzione Speciale il gruppo di progettisti Guicciardini & Magni Architetti di Firenze con la seguente motivazione: “Il progetto riceve la menzione per la grande efficacia nel riproporre testimonianze storiche significative in un allestimento museografico che, con originalità e innovazione, stimola e accompagna il visitatore in un percorso conoscitivo completo. Inoltre, emerge nella realizzazione anche la parte di intervento di restauro conservativo della sede museale che, con rigore ed equilibrio, valorizza non solo il patrimonio esposto, ma anche il contesto architettonico ospitante“.
Il Museo è stato riaperto nell’ottobre del 2019, dopo importanti lavori di restauro e riallestimento affidati dall’Opera della Primaziale Pisana allo studio Adolfo Natalini (scomparso il 22 gennaio 2020) e allo studio Guicciardini & Magni Architetti di Firenze.