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Superbonus, l’Ordine degli Architetti di Pisa: “Le pretese di Deloitte sono assurde”

Pretendiamo rispetto per i professionisti onesti, che stanno cercando di dare risposte ad un momento molto complicato per garantire l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio. Vediamo ritardi nel rilascio delle autorizzazioni, nella consegna di materiali, negli allacci degli impianti fotovoltaici oltre a continue interpretazioni che si susseguono: ciononostante la politica non ha nemmeno preso in considerazione il rinvio della scadenza del 30%. E ora?  Non bastano le asseverazioni del professionista incaricato, regolarmente iscritto all’Ordine; non bastano le polizze a carico degli stessi  professionisti; non basta neanche l’infelice introduzione, da parte dello Stato, di mortificanti sanzioni aggiuntive a carico dei professionisti asseveratori, che in atto possono essere condannati sino a cinque anni di carcere e possono essere destinatari di multe sino a 100.000 euro, anche per avere semplicemente mal interpretato un regolamento edilizio o per avere  omesso informazioni sui requisiti tecnici dell’intervento.

Adesso la piattaforma Deloitte, che gestisce la cessione del credito per uno dei maggiori operatori finanziari di Intesa San Paolo, pretende addirittura un video a dimostrazione della veridicità delle asseverazioni dei professionisti, per provare l’avvenuta esecuzione dei lavori del Superbonus, per una percentuale non inferiore al 30%, ai fini della cessione del credito.  Tutto ciò incide sulle libere professioni che vengono svilite: il nostro non è il timbro di Hello Kitty, ma è necessario strumento di verifica dell’iscrizione all’Albo nonché di identificazione del professionista, a favore di chi riceve il documento firmato. Attraverso l’apposizione del timbro professionale si viene individuati come professionista, garantendo di avere tutte le caratteristiche necessarie all’esercizio della professione regolamentata. Quindi chiediamo che la politica torni sui propri passi lasciandoci lavorare con serenità e nel rispetto delle condizioni difficili, non dipendenti dal lavoro dei professionisti. Ma chiediamo anche che vengano puniti questi tentativi di svilire le professioni, attraverso l’appiattimento alla parola truffa, che vale forse l’1%, di tutto il lavoro relativo svolto per il superbonus .

L’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio ha alimentato un processo virtuoso che, nel corso del 2021, ha notevolmente incrementato il Prodotto Interno Lordo (PIL) dello Stato e raddoppiato il fatturato delle imprese del settore edile, oltre alla fiscalità dello Stato. Quindi come architetti chiediamo un deciso intervento della politica e dei vertici nazionali della categoria, presso i soggetti competenti, affinché vengano revocate regole vessatorie ed arbitrarie come quelle introdotte dalla piattaforma “Deloitte”, recuperando la possibilità di una proroga del SAL del 30% e lavorando affinchè il processo di sviluppo collegato all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza diventi un’azione portante e strutturale del nostro Paese.