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Si profila un mese di luglio caldissimo per il personale di aria e di terra della compagnia di trasporti Ryanair. Il colosso irlandese dei voli low cost, che ha fatto dell’aeroporto “Galilei” di Pisa uno dei suoi hub principali in Europa, ormai da un paio di anni sta attraversando una crisi economica che sta mettendo a dura prova il suo personale.
Diversi scioperi e manifestazioni non hanno sostanzialmente modificato in positivo il quadro lavorativo, e per questo motivo nelle prossime settimane il personale della compagnia effettuerà altri scioperi, che sicuramente creeranno situazioni di forte disagio in molti delle stazioni aeroportuali in cui Ryanair fa scalo. I piloti e assistenti di volo della compagnia low cost irlandese si fermeranno, infatti, per un’agitazione di 24 ore il 25 luglio prossimo. Ad annunciarlo sono i sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Il 26 luglio sarà la volta, invece, del personale Ryanair di Spagna, Portogallo e Belgio. L’ondata di scioperi partirà dall’Irlanda, dove i lavoratori incroceranno le braccia il prossimo 12 luglio.
Ad essere finita nell’occhio del ciclone è la preferenza dei vertici della compagnia irlandese a dialogare con associazioni e sigle sindacali minoritarie, creando così una sorta di ricatto nei confronti della maggioranza dei propri dipendenti, affiliati a sigle più grandi e di respiro internazionale. La presa di posizione di Uiltrasporti e Filt-Cgil è forte: “Invitiamo i Ministri Di Maio e Toninelli a far sì che il Governo intervenga urgentemente, affinché le imprese straniere che operano in Italia rispettino le leggi del nostro Paese e non eludano né le sentenze della magistratura, né i diritti dei lavoratori garantiti dalla Costituzione. La nostra battaglia di civiltà, legalità e dignità per i lavoratori e le lavoratrici di Ryanair non si fermerà fino a che la proprietà della compagnia non comprenderà che l’approccio sinora tenuto dal management è contrario agli interessi degli azionisti, dei dipendenti e dei passeggeri”.
Fonte foto: Wired