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Al via il procedimento per rivedere il masterplan per la riqualificazione degli edifici popolari nel quartiere di Sant’Ermete. La Giunta Comunale di Pisa, nell’ultima riunione, ha espresso l’opportunità di rivedere il documento che era stato approvato nel 2013, e prevedeva in origine la realizzazione di fabbricati nuovi per un totale di 92 alloggi (39 + 33 +20) e un finanziamento complessivo di 10 milioni da parte della Regione Toscana. Contestualmente alla necessità di approvare un nuovo masterplan, la Giunta ha riconosciuto l’esigenza di completare quanto prima la ricognizione degli interventi e delle opere necessarie per il completamento dell’edificio ERP in corso di realizzazione a Sant’Ermete e procedere ad un nuovo appalto dei lavori, valutando anche l’opportunità di rivedere le soluzioni progettuali adottate. Questo è quanto ha annunciato l’assessore ai lavori pubblici, con delega ai Grandi interventi ERP del Comune di Pisa, stamani in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti, insieme al nuovo dirigente del settore, Daisy Ricci.
Il nuovo masterplan rappresenterà il completamento del Programma di Riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile nel quartiere Sant’Ermete redatto sulla base del Protocollo di Intesa fra Regione Toscana, Comune di Pisa e Apes e scaturito dagli approfondimenti del tavolo tecnico appositamente costituito, con particolare riferimento alla fattibilità rispetto ai vincoli di sicurezza aeroportuale e di tutela dei beni culturali. La revisione dovrà tenere conto in particolare dei contenuti del Piano di Indirizzo Territoriale e Piano paesaggistico Regionale, del Regolamento Urbanistico vigente e del Piano Strutturale Intercomunale adottato. In particolare, gli elaborati del Piano Strutturale Intercomunale prevedono espressamente di “completare gli interventi di riqualificazione degli insediamenti popolari di Sant’Ermete, attraverso l’attivazione di progetti di rigenerazione urbana orientati a valorizzare e favorire la qualità e riconoscibilità dell’architettura contemporanea e la qualità degli spazi aperti urbani”.
La demolizione dei fabbricati esistenti prevista dal masterplan approvato nel 2013 è oggi subordinata agli esiti della “Verifica di interesse culturale” visto che gli immobili sono stati ultimati nel 1948 (hanno più di 70 anni). Durante le riunioni del Gruppo Tecnico di cui al Protocollo di Intesa, è emersa l’opportunità di rivedere l’articolazione dell’intervento proponendo la riqualificazione di parte degli edifici esistenti. La ristrutturazione dei fabbricati esistenti può consentire la realizzazione di unità immobiliari con 3 camere e un numero di unità immobiliari per blocco variabile da 9 a 12 a seconda delle dimensioni dei singoli alloggi. Sarebbe comunque possibile ottenere alloggi di dimensioni superiori a quelle del masterplan già approvato e quindi più rispondenti alle esigenze degli abitanti del quartiere, come emerso anche durante l’incontro della scorsa settimana tra Comune e rappresentanti del Comitato di Sant’Ermete. Il recupero del patrimonio edilizio esistente è inoltre obiettivo prioritario delle disposizioni vigenti e consente il contenimento del consumo di suolo.
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