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E’ partito ieri, giovedì 1 settembre, il primo PUC (progetti utili alla collettività) attivato dal Comune di Pisa. Il progetto, dal titolo “Biblio-Sms”, vede impiegate 2 percettrici del Reddito di cittadinanza che dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, fino al prossimo 31 dicembre, avranno il compito di agevolare gli utenti della Biblioteca comunale Sms nella fruizione dei servizi bibliotecari. Le due persone coinvolte nel progetto sono state individuate tramite il l’Ufficio Territoriale del Lavoro.
La legge prevede infatti per i beneficiari del Reddito di cittadinanza l’obbligo di sottoscrivere un patto per il lavoro o di un patto per l’inclusione sociale. All’interno di questi patti è previsto che chi riceve il sussidio debba dare la propria disponibilità a partecipare ai PUC, dei progetti elaborati dai Comuni utili alla collettività di riferimento in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. I beneficiari di Reddito di Cittadinanza mettono disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore ad 8 ore settimanali, aumentabili sino ad un numero massimo di 16 ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti. La mancata partecipazione ai progetti da parte dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, tenuti agli obblighi, nel caso PUC Progetti Utili alla Collettività in cui il Comune di residenza li abbia istituiti, comporta la decadenza dal beneficio.
Nello specifico il progetto relativo all’Sms-Bilbio prevede le seguenti attività: assistere gli utenti alla fruizione dei servizi; fornire all’utenza le prime informazioni per facilitare l’accesso ai servizi; fornire indicazioni di base agli utenti sull’organizzazione dei materiali nelle sale e ai vari piani della biblioteca; sorvegliare che nelle sale siano rispettate le norme basilari di ordine e silenzio; coadiuvare il personale nell’organizzazione delle iniziative della biblioteca.
Altri due PUC sono in fase di definizione da parte degli uffici: il primo riguarda il servizio portierato presso il Centro Polivalente di San Zeno, l’altro attività ausilio presso l’archivio dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Pisa. I costi per l’attivazione e la realizzazione dei PUC sono posti a carico del Fondo Povertà e del PON Inclusione e saranno sostenuti direttamente dalla Società della salute della zona pisana previa rendicontazione delle spese da parte del Comune.