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Quasi una anno fa Wembley si trasformò per una notte nel palcoscenico del trionfo italiano agli Europei maschili. Una stagione dopo sarà ancora il leggendario impianto londinese la tappa finale dell’Europeo femminile al via da oggi, un lungo ed emozionante torneo che, per la prima volta da anni, trova il meritato seguito in tutti i paesi europei, Italia compresa. Merito delle ragazze di Milena Bertolini, della crescita esponenziale del movimento femminile e dell’entusiasmante cavalcata ai Mondiali del 2019, quando le azzurre si fermarono solo ai quarti di finale di fronte all’Olanda. Nella corsa al titolo europeo saranno al via tre delle prime quattro classificate di quel Mondiale: ad esclusione degli Stati Uniti, per evidenti motivi, proprio l’Olanda campione in carica dopo la vittoria del 2017, le padrone di casa dell’Inghilterra e la Svezia vanno inserite tra le favorite per la vittoria. Insieme alla Francia, prima avversaria dell’Italia il 10 luglio al New York Stadium di Rotherham.
Quasi una anno fa Wembley si trasformò per una notte nel palcoscenico del trionfo italiano agli Europei maschili. Una stagione dopo sarà ancora il leggendario impianto londinese la tappa finale dell’Europeo femminile al via da oggi, un lungo ed emozionante torneo che, per la prima volta da anni, trova il meritato seguito in tutti i paesi europei, Italia compresa. Merito delle ragazze di Milena Bertolini, della crescita esponenziale del movimento femminile e dell’entusiasmante cavalcata ai Mondiali del 2019, quando le azzurre si fermarono solo ai quarti di finale di fronte all’Olanda. Nella corsa al titolo europeo saranno al via tre delle prime quattro classificate di quel Mondiale: ad esclusione degli Stati Uniti, per evidenti motivi, proprio l’Olanda campione in carica dopo la vittoria del 2017, le padrone di casa dell’Inghilterra e la Svezia vanno inserite tra le favorite per la vittoria. Insieme alla Francia, prima avversaria dell’Italia il 10 luglio al New York Stadium di Rotherham.
Dopo il pareggio incoraggiante con la Spagna, una delle potenze mondiali del calcio femminile, le azzurre si presentano agli Europei con il ruolo di outsider. Nonostante la crescita esponenziale servirà un vero e proprio miracolo per alzare il trofeo a Wembley, ma non per divertirsi e proseguire nel percorso di crescita intrapreso. Il girone è di quelli tosti: oltre alla Francia, terza nel ranking Fifa e imbattuta da 16 partite, l’Italia, quattordicesima, giocherà contro l’Islanda il 14 luglio a Manchester e il 18 luglio la decisiva sfida con Belgio, diciannovesimo nel ranking. Le prime due del girone si qualificano per i quarti dove incroceranno le promosse del gruppo C, composto da Olanda, Svezia, Svizzera e Portogallo, ripescata per sostituire la Russia.
Il blocco su cui poggia la squadra costruita da Milena Bertolini è quello della Juventus Women, la massima espressione del calcio femminile italiano arrivata ai quarti di finale di Champions League: in difesa Boattin, Gama, Lenzini, a centrocampo Cernoia, Caruso e Rosucci, in attacco la bomber Girelli e le compagne Bonansea e Bonfantini. Un blocco solido ma che non deve far passare in secondo piano le altre, vista la crescita di altre realtà come Roma e Milan che forniscono diverse calciatrici alla Nazionale. In porta spicca Giuliani del Milan, mentre in difesa la compagna di squadra Bergamaschi e le giallorosse Bartoli, Linari e Di Guglielmo. A centrocampo Galli dell’Everton, Giugliano della Roma e Simonetti dell’Inter, mentre completeranno l’attacco Giacinti e Sabatino della Fiorentina e Piemonte del Milan. Fonte: repubblica.it