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“Gli ambulanti pisani possono finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo il rinnovo delle concessioni fino al 31 dicembre 2032 messo nero su bianco dalla delibera di giunta n. 154 del 9 giugno. Siamo soddisfatti che il sindaco Michele Conti abbia accolto le nostre sollecitazioni, ultima in ordine di tempo quella inviata lunedì scorso, con le quali si invitava l’amministrazione a rispettare quanto previsto dalla legge e soprattutto i termini del 29 giugno”.
E’ il sindacato Anva Confesercenti, con il suo presidente provinciale Mirco Sbrolli e con il responsabile Toscana Nord Claudio Del Sarto, ad esprimere la soddisfazione per la conclusione della lunga vicenda del rinnovo delle concessioni per gli ambulanti che operano nel comune di Pisa.
“Un rinnovo davvero sudato – spiegano i dirigenti Anva – considerato che la pandemia aveva concesso alle amministrazioni comunali di allungare i tempi per i rinnovi delle concessioni scadute il 31 dicembre 2020. E tutte le amministrazioni si sono presi tutto il tempo della deroga, lasciando nell’incertezza gli operatori considerando che le concessioni sono il loro posto di lavoro. Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo scorso – aggiungono Sbrolli e Del Sarto – il termine tassativo, pena la decadenza, era il 29 giugno. Al sindaco Conti ed ai suoi uffici abbiamo più volte fatto presente come il rinnovo, valido fino al 2032, non potesse più tardare. Oggi lo ringraziamo per essere giunti alla fine di questo lungo percorso”. La conclusione dei due dirigenti Anva è rivolta agli altri Comuni della provincia. “Il rinnovo deve essere concesso entro il 29 giugno. Non sono accettabili tentennamenti magari legati ad una presunta applicazione anche al suolo pubblico della Direttiva Servizi, la così detta Bolkestein. Una presunta applicazione, secondo noi, visto la legge n. 145/2018, che, all’art. 1, comma 686, ha provveduto a sottrarre il commercio su aree pubbliche dall’ambito della direttiva. I principi sanciti dal Consiglio di Stato nel novembre 2021 sono relativi alle concessioni demaniali marittime; il commercio su aree pubbliche continua ad essere soggetto alle norme che obbligano le amministrazioni a concludere i procedimenti”.