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A Cascina, il calcio “di livello” rischia di sparire – denuncia a gran voce Dario Rollo consigliere comunale del gruppo “Valori e Impegno Civico Dario Rollo”, ex sindaco reggente e grande tifoso della squadra locale. L’ultimo appello di aiuto lanciato dal presidente Valerio Sisti del Cascina Asd, associazione calcistica che milita in serie D, non lascia presagire nulla di buono. La possibilità che il titolo lasci Cascina è reale perché purtroppo c’è un’amministrazione comunale assente che non pone alcuna attenzione all’importante realtà sportiva che la città ha la fortuna di avere. A Cascina sono ricominciate le “dinamiche” che hanno contraddistinto il nostro territorio per decenni, non solo nel calcio. Associazioni che possono e ottengono tanto ed altre che invece sono costrette ad “elemosinare” e fare salti mortali per continuare a fare sport sul territorio. Tutto nell’ottica del “ritorno elettorale”. Non sono bastati i grandi risultati sportivi ottenuti negli ultimi anni da parte del Cascina Asd per far si che l’attuale amministrazione si adoperasse per risolvere alcuni problemi impiantistici e di sostegno finanziario. Non sono stati effettuati i lavori necessari allo stadio “Redini” per la prossima stagione di serie D e non si è dato seguito all’iter avviato dalla passata amministrazione in merito alla riqualificazione dell’intera area sportiva “Spazzavento”. Un progetto che avrebbe dovuto unire diverse società sportive del territorio al fine di creare un percorso duraturo e che traguardasse al futuro. Invece l’attuale amministrazione ha rinnovato nel 2021 la gestione degli impianti alla solita società sportiva per tre anni (senza bando di gara e che li utilizzava già con una proroga tecnica dal 2019) e approvati lavori nell’area “ex campi di tennis” usando “escamotage” per superare i vincoli urbanistici. Di fatto si è reso impossibile un progetto unitario con più società che ponesse le basi per uno sviluppo organico futuro. È bene ricordare che il calcio di serie D e la squadra Cascina Asd è di tutta la città. Invece sembrerebbe che ci siano personaggi che vorrebbero tutto, il calcio e anche il nome “Cascina”, facendo di tutto per far fallire le iniziative vincenti di altri gruppi. Non è possibile che la terza squadra della provincia di Pisa per importanza (Pisa in serie B e Pontedera in C) non riesca neanche a far allenare la prima squadra e quella juniores sul territorio, ma deve “emigrare” nei campi dei comuni limitrofi pagando affitti. Tra due anni si festeggerà il centenario della nascita del calcio a Cascina. Nel 1959 il Cascina si laureò Campione d’Italia Dilettanti. Fu una gran festa per tutta la città – continua Rollo. Con quello stesso spirito di unione, invito l’amministrazione comunale e tutti gli imprenditori che hanno a cuore lo sport a Cascina di lavorare con un unico obiettivo: quello di sostenere la società Cascina Asd e poter sedere sugli spalti del “Redini” alla prima di campionato di serie D il prossimo settembre gridando tutti insieme “Forza Cascina!”