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Il Comune di Santa Luce risponde al consigliere Fornai

Il consigliere comunale Elia Fornai, attraverso le colonne del Tirreno, afferma che la porta del palazzo comunale di Santa Luce sarebbe chiusa ai cittadini, sbilanciandosi poi in un improbabile equilibrismo tra gatti ed escrementi di piccioni. Capiscoche la frustrazione per la sconfitta alle amministrative abbia bisogno di tempi lunghi per sedimentare, tanto è stata bruciante per il consigliere Fornai e per la Lega che l’ha sostenuto. Però, a distanza di mesi, è lecito pensare che le delusioni elettorali possano essere smaltite.

Vado per ordine. Il Comune di Santa Luce è sempre stato aperto ai cittadini, anche nei giorni più cupi della pandemia. La macchina comunale non si è mai fermata, il pubblico è sempre stato ricevuto su appuntamento e gli uffici hanno continuato a fare il loro lavoro. Lo dimostrano la quantità e la qualità delle risposte fornite alla popolazione e le opere realizzate sul territorio. Ora che le misure anti-Covid si sono attenuate, chiunque può recarsi nella sede comunale senza appuntamento, benché l’appuntamento sia sempre consigliabile per ottenere un servizio migliore: basta suonare al campanello principale, qualificarsi ed entrare.Inoltre per accedere dal lato posteriore del Comune di Santa Luce, dove è ubicato l’ufficio della Bottega della Salute (ricavata nella struttura comunale), non c’è bisogno di preliminari: si accede direttamente, senza suonare il campanello.

Quanto alla presenza di un gatto, essa rappresenta il segno tangibile della sensibilità dell’amministrazione comunale verso gli animali in genere, nella consapevolezza d’interpretare anche il sentimento della stragrande maggioranza della popolazione. Il gatto è più che mansueto e non arreca disturbo al pubblico né intralcio al lavoro dei dipendenti comunali, che hanno operato e operano con professionalità, determinazione e volontà nell’esclusivo interesse dei cittadini. Dispiace constatare che il consigliere Fornai non condivida questa sensibilità.

Infine l’annoso refrain degli escrementi dei piccioni nel capoluogo. L’amministrazione comunale sta provvedendo, nelle aree di propria competenza, all’apposizione di punte per allontanare i volatili. Non può installarle sui muri perimetrali della Chiesa: il compito di provvedere spetta alla Curia vescovile, più volte sollecitata in proposito. Parimenti non può sostituirsi ai privati, ai possessori delle case nel centro storico. Tutto questo dovrebbe essere noto a Elia Fornai il quale, pur essendo consigliere comunale, ignora quali siano i compiti e i limiti operativi di un’amministrazione pubblica.