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“Attività, imprese e pubblici esercizi stanno faticosamente mettendo fuori la testa dopo mesi di lockdown e restrizioni, aumento di materie prime e consumi energetici. Mai come in questo momento è fondamentale che il comune mostri tutta la sensibilità possibile con misure concrete nei confronti degli imprenditori, per sostenere quel ritorno alla normalità che, auspichiamo, diventi a tutti gli effetti anche un costante ritorno al lavoro a pieno regime”. Il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi rivolge un appello al sindaco Conti e all’amministrazione di Pisa “per dare respiro a quelle attività che oggi, dopo aver visto crollare i propri fatturati e aver lavorato a scartamento ridotto per mesi, si ritrovano a pagare imposte come la Tari, in alcuni casi a cifre ancora più elevate rispetto agli anni precedenti”.
“Anche in considerazione della produzione di una mole di rifiuti decisamente inferiore rispetto agli anni precedenti, per agevolare le imprese pisane, chiediamo una riduzione delle tariffe Tari, con la possibilità di suddividere gli importi in almeno quattro rate. È altrettanto importante poi eliminare la richiesta di fidejussione che riteniamo eccessiva, così come eccessivo è il piano di rientro dai debiti, che deve essere necessariamente rimodulato. Alle condizioni attuali imprenditori e operatori che stanno facendo enormi sacrifici per tirare avanti la loro attività dopo la pandemia non possono permettersi di tirare ancora la cinghia, lo shock pandemico e gli scenari di guerra stanno ancora causando gravi disagi alle attività, specialmente nelle città d’arte come Pisa”.
“Non pretendiamo di insegnare niente a nessuno, ma è nostro compito stimolare soluzioni concrete per le attività del nostro territorio” precisa Maestri Accesi “vogliamo che non sia lasciato niente di intentato per permettere alle oltre 9mila imprese pisane di lavorare in condizioni dignitose ed evitare altre chiusure”.
Il presidente di Confcommercio chiede anche un’estensione della gratuità del suolo pubblico. “Dopo il 30 giugno tornerà a pagamento per pubblici esercizi, locali, bar e ristoranti. Chiediamo che anche a Pisa sia gratuito per tutto l’anno, fino al 31 dicembre 2022, come deliberato da altre amministrazioni vicine. Una misura necessaria per dare davvero la possibilità alle imprese di tornare a lavorare a pieno regime e in condizioni dignitose, anche considerata l’assenza di interventi a livello nazionale”.