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Purtroppo la vicenda del Molino Rossi e soprattutto dei suoi dipendenti si è conclusa male con il licenziamento di questi ultimi avvenuto nei giorni scorsi. La sezione di Pisa del sindacato CGIL – FLAI (Federazione Lavoratori Agro Industria) ha indetto una manifestazione per domani a sostegno dei lavoratori licenziati, perchè la speranza di una soluzione per loro e le loro famiglie non svanisca nel nulla e soprattutto per mantenere viva la conoscenza del problema. Riportiamo integralmente di seguito il comunicato della sigla sindacale.
“E così siamo arrivati alla fine…
Nonostante tutti gli sforzi fatti, nonostante gli innumerevoli incontri, nonostante tutto l’aiuto offerto da istituzioni locali e regionali: i lavoratori della Molino Rossi sono stati licenziati.
Non è bastato l’attaccamento dimostrato dai lavoratori nei confronti della loro azienda, attaccamento che li ha portati anche a cercare quelle soluzioni, che la proprietà nel suo torpore non cercava.
Perchè quello che più lascia l’amaro in bocca, rispetto ad una vicenda che potrebbe sembrare molto simile alle altre, è stato proprio l’atteggiamento della proprietà.
La quale, a parole, ha sempre dimostrato comprensione e solidarietà nei confronti della “propria gente”, ma nei fatti non ha fatto che prenderla in giro.
Perchè di fronte ad una crisi dovuta solo ad un’incapacità imprenditoriale, il primo atto ufficiale è stato quello di aprire una procedura di mobilità.
Perchè per mesi si è continuato a mentire, raccontando che erano state messe in piedi azioni, nei fatti, mai compiute.
Perchè, ogni qualvolta che si chiedeva un’assunzione di responsabilità, l’azienda o chi per essa si trincerava dietro un “vorremmo… ma non possiamo… perché rischiamo..”
Ed i lavoratori? Non era forse giusto correre un rischio per quelle famiglie messe alla fame da errori non loro, lavoratori che hanno commesso l’unico errore di voler continuare a fidarsi, fino in fondo, di qualcuno che diceva che avrebbe fatto l’impossibile per salvare l’azienda.
Invece non solo non è stato fatto l’impossibile, ma nemmeno il possibile! Da capire se per incapacità o volontà, perché spesso la via più facile è quella più seguita.
Ma a questo punto ciò non è più importante. Oggi ciò che conta è che ci sono 25 disoccupati in più, non più giovanissimi, che avranno serie difficoltà a ricollocarsi.
E che con le belle parole non si mette il pane sul tavolo di nessuno, come invece avrebbero fatto quei soldi in più, dell’ incentivo all’esodo, negati senza motivi comprensibili.
La lotta dei lavoratori del Molino non si spengerà come qualcuno vorrebbe. Non permetteremo che i riflettori si spengano così presto su questa triste vicenda.
Nella ferma convinzione che prima o poi quel Molino ripartirà, perché ha tutte le carte in regola per farlo, chiederemo a chiunque sarà presto o tardi la nuova proprietà, di assumere prima di altri questi lavoratori, che hanno tutta la conoscenza e la professionalità per far tornare la Molino ad essere leader del settore in ambito regionale, e non solo.
Per tutte queste ragioni è stata indetta una manifestazione il giorno 16 Novembre alle ore 10.30.
Il concentramento sarà nella piazza principale di Ripafratta, comune di San Giuliano Terme.
Invitiamo tutti a partecipare numerosi.”