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Dall’inizio del conflitto bellico in Ucraina il comune di Calci, così come tanti altri territori, è stato subito interessato dall’arrivo spontaneo ed auto organizzato di persone in fuga dalla guerra provenienti dall’Ucraina. Arrivi andati avanti per alcuni giorni e, nel giro di un mese, sono 19 le persone giunte a Calci, per lo più donne, mamme, con in tutto 9 minori. Si tratta in moltissimi casi di ricongiungimenti familiari o di ospitalità offerta da persone che già stabilmente vivono e lavorano nel territorio della Valgraziosa che, complessivamente, vede stabilmente residenti 27 persone di nazionalità ucraina.
La macchina della solidarietà anche a Calci si è attivata fin da subito: le associazioni che compongono il tavolo della solidarietà, in stretta sinergia con l’amministrazione comunale, insieme a tanti cittadini generosi, hanno messo in campo, ciascuna per le proprie competenze, azioni concrete per dare un aiuto tangibile alle famiglie arrivate, esprimendo loro solidarietà e vicinanza in questo dolorosa crisi umanitaria. Inoltre è stata attivata una raccolta fondi tramite la Misericordia di Calci che saranno destinati a necessità per ospitalità sul territorio e/o ad aiuti in Ucraina al momento in cui ciò dovesse risultare possibile.
Alcuni calcesani hanno messo poi a disposizione propri appartamenti da destinare all’accoglienza di queste persone. Adesso sono attualmente in corso le procedure previste tramite la Prefettura per l’attivazione di CAS (centri accoglienza straordinaria) gestiti da operatori esperti in grado di sostanziare l’accoglienza.
Le persone ucraine arrivate in Valgraziosa hanno eseguito l’iter burocratico e quello sanitario previsti dalla normativa. Da qui sono iniziati i primi contatti con l’amministrazione e gli uffici comunali che subito si sono adoperati – di concerto con la direziome scolastica – per avviare le procedure di iscrizione dei minori presso i plessi scolastici calcesani. Accanto a queste azioni, la giunta comunale ha deliberato nella seduta di giovedì scorso un atto secondo cui, per l’anno scolastico in corso, i servizi pubblici comunali di nido d’infanzia, refezione e trasporto scolastico, nonché i servizi per l’infanzia 0-3, saranno completamente gratuiti per i minori profughi/rifugiati provenienti dall’Ucraina ed entrati in Italia dopo l’inizio delle operazioni militari russe.
“La nostra comunità ha saputo nuovamente dare prova della grande generosità e attivismo, rispondendo prontamente di fronte a questa nuova emergenza. Le famiglie arrivate nel nostro territorio hanno ricevuto affetto, vicinanza e gesti concreti che speriamo possano aver almeno in piccola parte aiutato a risollevare il loro stato d’animo comprensibilmente scioccato e turbato” commenta l’assessora ai servizi sociali Valentina Ricotta.
A concludere è il sindaco, Massimiliano Ghimenti: “la criminale aggressione della Russia all’Ucraina voluta da Putin, ha colpito fortemente la nostra Comunità. Certe immagini, come quelle dei bambini in lacrime in fuga, hanno stravolto tutti noi e smosso le coscienze. Per questi motivi e perché siamo convinti che ciascuno deve fare la propria parte in queste drammatiche situazioni, abbiamo varato la delibera che azzera i costi dei servizi scolastici per i bimbi ucraini. Vogliamo infatti che almeno qui possano godere dei servizi a pieno visto quello che hanno già dovuto subire”.