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Il caro carburante mette in ginocchio gli Agenti di commercio

“Apprezziamo l’impegno del Governo contro il caro carburante, ma per noi agenti di commercio, che abbiamo nell’auto non solo un mezzo di trasporto, ma di lavoro, non è ancora abbastanza”. Il presidente Fnaarc Confcommercio Pisa Domenico Greco sostiene la necessità di istituire “un’Authority europea immediatamente operativa per calmierare i costi e intervenire sulle anomalie dei mercati e delle materie prime”.

“Come dichiarato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, c’è in atto una speculazione ingiustificata che incide direttamente sul nostro lavoro quotidiano. Per gli agenti di commercio l’auto è un vero e proprio ufficio: percorriamo in media 60mila chilometri l’anno e secondo le stime gli aumenti del carburante ci faranno spendere dai 4 ai 5mila euro in più all’anno, senza contare i margini già assottigliati per l’aumento dei costi e la diminuzione delle vendite a causa della carenza di materie prime. Inoltre il tetto di deducibilità del costo dell’auto, 25mila euro, è bloccato da tempo ormai immemorabile e non ci consente di acquistare auto green”.

“Gli sconti grazie all’extragettito Iva e il taglio delle accise che avevamo indicato fra le misure possibili per abbassare la ‘febbre’ del prezzo del carburante, non sono più sufficienti, a causa dei continui rialzi di prezzo” ribadisce Greco. “Agire in fretta sui costi del carburante e dell’energia è indispensabile, nonostante la drammatica guerra in Ucraina e le conseguenze internazionali. Il rincaro così accentuato del carburante non trova giustificazione”.

“Purtroppo non vediamo segnali di ripresa. I mercati si stanno nuovamente bloccando e bisogna agire in fretta per calmierare i costi e ridare così fiato e fiducia a professionisti e imprese” conclude il presidente Fnaarc Confcommercio Pisa.