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A San Rossore è possibile sedersi sulla panchina lilla, dedicata alla sensibilizzazione al tema dei disturbi alimentari. «Insieme alla panchina rossa contro la violenza di genere e la panchina arcobaleno per l’inclusività e la pace, è un segnale chiaro che in questo Parco i diritti devono essere salvaguardati e difesi contro ogni abuso e la persona va messa al centro» così il Presidente del Parco Lorenzo Bani presente all’inaugurazione insieme al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, all’assessore al sociale del Comune di Pisa Veronica Poli e alla vicepresidente della Società della Salute Valentina Ricotta. «È importante camminare insieme, ma altrettanto offrire un’accoglienza a chi a volte è stanco, anche di lottare contro un problema così difficile, e magari davanti alla panchina lilla può scoprire di non essere solo, di poter chiedere aiuto alla nostra associazione, ma anche al centro di cura ambulatoriale Arianna, che dal 2002 è presente sul territorio pisano» ha spiegato Patrizia Cappelletto, presidente dell’associazione ‘La vita oltre lo specchio‘. La giornata è iniziata con una passeggiata nel Parco, perché le camminate nella natura sono parte dei progetti di prevenzione, riabilitazione e reinserimento sociale, ed è terminata con l’illuminazione della Torre Pendente in piazza dei Miracoli.
L’associazione ha ringraziato il Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, il Comune di Pisa, l’Opera Primaziale, la Fondazione Pisa, la Società della Salute Pisana, la società scientifica SISDCA, il coordinamento nazionale dca, Azimut Treks, l’associazione ‘Il Branco’ e l’associazione Urca. Ogni anno il 15 marzo è la giornata “Fiocchetto Lilla”, l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni rispetto a una malattia complessa, multifattoriale, fisica e psichica, che richiede cure multidisciplinari, e impegna le persone coinvolte in un lungo, tortuoso, difficile percorso per poter intravedere la luce in fondo al tunnel. La scelta della data deriva da una tragica circostanza: la morte di una ragazza 16enne per le conseguenze di un disturbo alimentare e per la volontà dei suoi genitori di rompere il silenzio sulla malattia.