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Nasce Arnopolis, un laboratorio di idee e proposte per il futuro della città

Nel nome dell’Arno si ritrovano alcuni cittadini che vogliono contribuire allo sviluppo della città, non limitandosi alla sfera culturale, ma anche attraverso un vero impegno civico. Arnopolis, che si sta costituendo come associazione, vuole richiamare le radici storiche con sguardo aperto, per una idea di città legata alle sue forti radici culturali e storiche ma proiettata verso un futuro ricco di opportunità di sviluppo.

In riferimento alla situazione di Pisa, anche in vista della competizione elettorale del 2023, gli animatori di Arnopolis non possono non guardare con interesse a quanto sta facendo in modo innovativo la giunta di Michele Conti sia in termini di realizzazioni che di progetti: ritengono utile che questa esperienza continui e, proprio in virtù di ciò,  intendono evidenziare qualche criticità e auspicare qualche cambio di passo per  un’attività politico-amministrativa più decisa, a partire da alcune aree tematiche di primaria importanza: turismo, cultura, accoglienza, mobilità, partecipazione.

Sono queste le aree che possono creare le occasioni e le condizioni per lo sviluppo della città: perciò lo sviluppo – inteso non solo in termini economici, ma anche come crescita culturale e miglioramento della qualità della vita dei cittadini, delle loro opportunità di lavoro e delle occasioni imprenditoriali – è la parola chiave attorno a cui deve ruotare tutta l’attività amministrativa della città.

Le riflessioni e le proposte di Arnopolis sono incentrate su cinquepunti-base, che nel dettaglio saranno sviluppati e articolati,grazie anche al coinvolgimento di una platea vasta di cittadini con iniziative web e in presenza.

1.Sviluppare il turismo migliorando la ricettività

I fruitori del turismo non sono solo coloro che arrivano per visitare i monumenti, più o meno fugacemente, ma anche gli ospiti dell’università e dei centri di ricerca, i fruitori dell’azienda ospedaliera sia pazienti che professionisti, e parte dei fruitori del turismo naturalistico tipico delle aree limitrofe alla città di Pisa. Solo dando un’offerta maggiore e più qualificata sarà possibile trattenere i visitatori in città più giorni. Una nuova politica del Turismo deve avere una visione di insieme della città e dei suoi monumenti incentrata sull’Arno che lambendo ed attraversando il Parco sbocca al mare. Anche Il litorale, ricco di opportunità, necessita ancora di continui interventi verso una completa qualificazione in termini di infrastrutture e servizi.

2. Ruolo centrale della cultura e della scienza

La dimensione culturale e scientifica è coessenziale al ruolo di una città che ambisce ad essere una capitale della cultura, e che ospita una Università storica e due scuole di eccellenza conosciute in ambito nazionale e internazionale, una delle sedi del CNR e a svariati enti di ricerca. Oltre le mostre, gli eventi occasionali e i siti virtuali (tre modalità di intervento certamente benemerite ma inevitabilmente effimere), occorre guardare con decisione anche alle strutture di lunga durata come le reti di biblioteche e dei musei e ai servizi connessi. 

3. Accoglienza e valorizzazione della città storica

La cura del decoro che in questi anni è stata positivamente perseguita è la prima immagine che la città dà di sé stessa, ma occorre fare di più in termini di luoghi dedicati alla sosta dei cittadini e dei turisti. In quest’ottica occorre bilanciare con accortezza le preoccupazioni per il degrado e l’uso improprio di panchine e fontane: la risposta al degrado non può essere la chiusura. Su questi temi è necessario impostare un patto per Pisa tra Comune, Sovrintendenza, associazioni commercianti e ricettive. Occorre proseguire nell’opera di ricucitura urbana e non solo, tra centro e periferia e all’interno delle stesse periferie per lunghi anni abbandonate al degrado e di cui oggi si intravede una decisa inversione di tendenza.

4. Mobilità e trasporti

L’incremento di percorsi ciclabili, la grande pista della vecchia tramvia verso il litorale, il ponte ciclopedonale di Sant’Ermete rappresentano opere necessarie per la città. Così pure i progetti per la navigabilità dell’Arno e la nuova linea tranviaria, il cui progetto tuttavia non deve correre il rischio di restare uno spezzone esclusivamente cittadino ma ha un senso compiuto se diventa una rete veloce con i centri vicini, compresi i capoluoghi Lucca e Livorno. Ribadita la centralità regionale dell’aeroporto pisano se ne auspica un sempre più ampio sviluppo in sede internazionale. Fare rete è oggi un imperativo.

5. Pisa città dei cittadini

Consapevoli dei limiti dei CPT, è necessario sperimentare e stabilire nuove forme di partecipazione, arricchendo il contatto diretto tra cittadino, quartiere e amministratori, anche mediante l’istituzione di nuovi Centri di Incontro. L’obiettivo è quello di trovare le modalità più opportune ed efficaci per aumentare la coesione sociale e la partecipazione alla vita della città, attraverso un patto generazionale tra giovani e anziani e mettendo a frutto le numerose esperienze associative presenti in città.