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Nei giorni scorsi i Presidenti del Coordinamento dei Comitati cittadini, del Comitato dei residenti del Quartiere di Santa Maria e del Comitato San Giusto S.Marco sono stati ricevuti dal Prefetto di Pisa. L’incontro, richiesto dai Comitati, si è svolto in un clima cordiale e ha costituito l’occasione per rappresentare le criticità del centro storico, soprattutto delle zone interessate dalla movida e delle forme di illegalità presenti in alcune parti del quartiere S. Giusto e S.Marco.
I Comitati hanno proposto misure urgenti per un controllo più diffuso ed efficace dei territori indicati da parte di tutte le Forze dell’Ordine, pur riconoscendone l’impegno finora svolto. Hanno richiesto anche l’avvio di alcune iniziative quali l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza, il potenziamento dell’illuminazione e il coinvolgimento delle Università pisane, eccellenze del territorio, che con il loro know how potrebbero aiutare nell’analisi dei fenomeni e, successivamente, ad elaborare strategie di intervento.
Il Coordinamento dei Comitati, in particolare, ha sollecitato un Progetto organico “preventivo” tra tutti i soggetti interessati (Autorità, Istituzioni, Enti competenti, Imprenditori, Associazioni di categoria, Comitati cittadini) avente l’obiettivo di assicurare una civile convivenza. Inoltre va valutata l’ipotesi di una disseminazione anche in altre zone della città della movida, intesa come spazio di divertimento e socializzazione. Il Comitato San Giusto S.Marco si propone di valutare tale Progetto organico “preventivo”.
“In tale contesto – ha evidenziato il Prefetto – sono fondamentali le sinergie interistituzionali, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani, sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla sicurezza urbana non può essere affidata agli interventi di un singolo interlocutore, ma richiede stabili forme di collaborazione.” Le strategie di azioni a tutela della legalità, del decoro urbano e della quiete pubblica richiedono una coordinata sinergia istituzionale con tutte le Istituzioni preposte alla sicurezza.
“Credo – ha aggiunto il Prefetto – che non servano soluzioni spot che inseguano l’evento illegale ma che sia necessario fare qualcosa di costruttivo e duraturo nel tempo procedendo con una visione unitaria che richiede innanzitutto una attenta fase di studio e analisi delle situazioni. In tale ottica ben vengano – ha concluso il Prefetto – le proposte dei Comitati dei cittadini che potranno essere valutate e condivise coralmente con tutte le Istituzioni coinvolte.”