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È stata inaugurata Giovedì 8 novembre, alla Scuola di Ingegneria, la terza edizione del master di II livello dell’Università di Pisa in Building Information Modeling e BIM Manager. La lezione di apertura è stata tenuta dal professor Paolo Fiamma, direttore del Master, ed è stata preceduta dai saluti portati dal prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, dal presidente della Scuola di Ingegneria, Alberto Landi, dal direttore del dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni (DESTeC), Umberto Desideri. Subito dopo sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Walter Tamburini, e gli assessori comunali all’Urbanistica, Massimo Dringoli, e ai Lavori pubblici, Raffaele Latrofa.
Il master ha avuto quest’anno un boom di iscrizioni, con 85 domande accolte tra le quali molte provenienti da enti pubblici e dal mondo delle professioni, a testimonianza del grande interesse e delle notevoli prospettive che si aprono per coloro che vogliono percorrere un percorso professionalizzante sul tema della Building Information o meglio della modellazione delle costruzioni attraverso un sistema ad “oggetti orientati”. Anzi ci deve essere correlazione continua fra modello 3D orientato a oggetti e processo, senza la quale non esiste BIM. Con il BIM si possono attribuire ed elaborare molti livelli di informazione relativi a una costruzione, che sia un edificio oppure una infrastruttura, e questo porta vantaggi sia in fase progettuale che realizzativa e manutentiva. Il BIM infatti rappresenterà lo standard secondo cui svolgere le procedure relativa agli appalti pubblici, imponendo una modifica sostanziale nel modo di progettare, eseguire e fare manutenzione nel tempo a una costruzione.
“Hanno riscosso molto successo – ha detto il professor Paolo Fiamma – i nuovi indirizzi che il master ha individuato per questa terza edizione, perché orientati a precisi ambiti di specializzazioni indipendenti. quello pisano è infatti l’unico master a offrire questo livello di specializzazioni: strutture (incluso insegnamento del software Tekla); beni monumentali (con applicazioni specifiche “Heritage BIM”); infrastrutture stradali e ferroviarie (incluso insegnamento del software CIVIL 3D); parametric design (incluso insegnamento di software generativi)“.
Il master costituisce anche un luogo d’incontro fra domanda e offerta per l’utilizzo della nuova metodologia BIM e la digitalizzazione della filiera del settore delle costruzioni, da un lato formando professionisti capaci di rispondere alle nuove esigenze professionali e del mercato, dall’altro rappresentando un centro di competenze per il territorio.