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A Pisa aumentano gli investimenti in tecnologie digitali e per la transizione ecologica

I dati del Sistema informativo Excelsior, analizzati dalla Camera di Commercio di Pisa, non rilevano solo la domanda di lavoro delle imprese con dipendenti della provincia ma consentono un’analisi delle richieste di competenze espresse e gettano una luce sulle attività di investimento del sistema economico in due ambiti fondamentali: il digitale e la transizione green.

Se nel 2020, per effetto dell’emergenza sanitaria, il numero complessivo di entrate programmato dalle imprese si è ridotto di quasi un terzo rispetto al 2019, nell’anno che si è appena concluso cresce il fabbisogno occupazionale del sistema imprenditoriale con il  59% delle imprese pisane con dipendenti che ha effettuato un assunzione.

I segnali di ripresa sono, tuttavia, accompagnati da un aumento delle difficoltà delle imprese nel reperire i profili professionali ricercati, che interessano oltre un terzo delle entrate previste (a Pisa il 35% contro il 30% del 2019) e che possono essere attribuite sia al crescente livello di competenze trasversali richiesto ai candidati e alla domanda di nuove competenze che la pandemia ha fatto emergere in particolare in ambito digitale e green.

Driver principali delle trasformazioni in atto, infatti, sono le competenze digitali, vista l’alta percentuale di imprese che hanno investito in trasformazione digitale nel 2021, e la transizione verso un’economia green, che sono anche i due grandi temi entro cui si muoveranno gli investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il punto di Vista di Valter Tamburini, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Pisa

“Se è vero che stiamo cominciando ad osservare segnali di ripresa dell’economia provinciale – commenta Valter Tamburini – risulta altrettanto vero che stiamo nel bel mezzo di una fase di transizione nella quale le imprese provano a riorganizzare la loro attività puntando su figure maggiormente qualificate sia sul versante digitale sia della sostenibilità ambientale. Questo quadro – prosegue Tamburini – accresce la distanza tra domanda e offerta di lavoro, tra le nuove competenze richieste dalle imprese e quelle effettivamente reperibili. Per questo intendiamo rafforzare la collaborazione tra Camera di Commercio di Pisa e Fondazione ISI per proporre, ad imprese e lavoratori attraverso il nostro Punto Informativo Digitale, percorsi formativi sul tema della digitalizzazione. Inoltre, è appena iniziato un percorso che prevede servizi gratuiti di formazione e consulenza, grazie ai quali le imprese potranno valorizzare economicamente i propri scarti di produzione ed efficientare i processi. Il progetto è finanziato da Unioncamere Toscana con il coordinamento  di Fondazione ISI ed il coinvolgimento della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.”

AAA cercasi competenze trasversali

La pandemia non ha interrotto alcuni cambiamenti strutturali che da tempo stanno interessando il mercato del lavoro, ma anzi li ha in molti casi accelerati: tra questi spicca l’evoluzione delle imprese in senso “digitale” e “green”. Questi elementi di novità, la necessità di trasformazione indotta anche dall’emergenza sanitaria sono certamente tra le cause dell’aumento del mismatch nella domanda/offerta di lavoro e, tra le competenze richieste eppure difficili da trovare, si impongono quelle trasversali dette anche “soft kills”. Si tratta di tutte quelle abilità personali, legate all’intelligenza emotiva, alle proprie connotazioni naturali e tutte le competenze che nella vita professionale moderna sono essenziali, al pari delle competenze tecniche. Non a caso, queste, fanno registrare le percentuali più alte tra le competenze ritenute molto importati dalle imprese.

Nel 2021, al primo posto ed in crescita rispetto agli anni passati, troviamo la capacità di flessibilità e adattamento (66 assunzioni su 100) seguita dall’attitudine a lavorare in gruppo (50%), a lavorare in autonomia (41%), a risolvere problemi (37%). Rilevanti anche le percentuali relative alle competenze green (38%) e il possesso di competenze nell’utilizzo del digitale (19%). Per certi versi inaspettata e per questo degna di nota la percentuale elevata (31%) relativa alla capacità di comunicare in italiano le informazioni dell’impresa, ben più alta di quella relativa alla stessa competenza in lingue straniere (13%). 

La pandemia spinge gli investimenti nel digitale

L’indagine Excelsior ha rilevato anche le attività di investimento portate avanti dalle imprese per l’adozione delle tecnologie digitali. Tutte le voci di investimento evidenziano una crescita della quota di imprese che vi hanno fatto ricorso tra il quinquennio 2016-2020 ed il 2021. Nel dettaglio, in provincia di Pisa 4 imprese su 10 che hanno investito in trasformazione digitale hanno puntato sulle modifiche dei modelli di business, con l’adozione di strumenti di digital marketing (il 39% delle aziende, vale a dire +13 punti percentuali rispetto al 2016-2020, o, sotto l’aspetto prettamente tecnologico, sugli strumenti software per l’acquisizione e la gestione di dati (45% +10 punti percentuali rispetto al 2016-2020) sull’acquisizione di reti ad alta velocità (44% +14 punti percentuale rispetto al 2016-2020), sulla robotica avanzata (33% + 12 punti percentuale rispetto al quinquennio precedente). Quote molto elevate, ed in forte crescita rispetto al recente passato, anche per l’adozione di strumenti di lavoro agile (41%, +14 punti) eperil potenziamento dell’area amministrativa/gestionale e giuridico/normativa a seguito della trasformazione digitale (36%, +14 punti).

Ovviamente l’ambito che raccoglie la quota più elevata (il 50% delle imprese che hanno investito) è quello legato all’adozione di nuove regole per sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovi presidi, risk management: +13 punti percentuali.

Investimenti di elevata importanza effettuati dalle imprese della provincia di Pisa nei diversi ambiti della trasformazione digitale 
(quote % sul totale imprese che hanno effettuato investimenti)  
2016-20202021
Tecnologia 
Strumenti software dell’impresa 4.0 per l’acquisizione e la gestione di dati3245
Internet alta velocita, cloud, mobile, big data analytics3044
IoT (Internet delle cose)2132
Robotica avanzata (stampa 3D, robot collaborativi interconnessi e programmabili)2433
Sicurezza informatica3241
Realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi1221
   
Modello organizzativo aziendale  
Adozione di sistemi di rilevazione continua e analisi, in tempo reale, delle “performance”2030
Adozione di sistemi gestionali evoluti con lo scopo di favorire l’integrazione e la collaborazione2231
Adozione di una rete digitale integrata o potenzialmente integrabile con reti esterne di fornitori2326
Adozione di una rete digitale integrata o potenzialmente integrabile con reti esterne di clienti (B to B)2227
Adozione di strumenti di lavoro agile (smartworking, telelavoro, lavoro a domicilio)2741
Potenziamento dell’area amministrativa/gestionale e giuridico/normativa a seguito della trasf. digitale2236
Adozione di nuove regole per sicurezza sanitaria per i lavoratori, uso di nuovi presidi, risk management3851
   
Sviluppo di nuovi modelli di business  
Utilizzo di Big data per analizzare i mercati1224
Digital marketing 2639
Analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti/utenti per garantire la personalizzazione2538
* Le imprese attribuiscono a ciascun ambito un punteggio da 0 (non ha investito) a 4 (importanza massima dell’investimento)  
Fonte: Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2021  

Continua la transizione ecologica delle aziende

Poco più di un quinto delle imprese, nel 2021, ha investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale. Il dato, 22%, è sostanzialmente in linea con quello regionale (23%) e leggermente al di sotto di quello nazionale (24%). Nel settore dell’industria la percentuale più alta è quella nelle public utilities (energia, gas, acqua e ambiente) (68%), seguito da quello delle costruzioni (31%, + 7 punti percentuali rispetto al periodo 2016-2020 e del mobile (23% +14 punti percentuali rispetto al 2016-2020). Flessione, infine, per le industrie del comparto moda (17% -7 punti percentuali rispetto al 2016-2020). Tale dinamica pare legata ad una serie di fattori tra i quali spiccano lo stato di difficoltà del comparto, che quindi riduce notevolmente la possibilità di investire, ma anche dall’elevata quota di investimenti green fatti nel passato.

Tra i servizi il dato di maggiore crescita riguarda quelli informatici e delle telecomunicazioni (22% +14 punti percentuali rispetto al 2016-2020) e quelli operativi di supporto alle persone e alle imprese (30% +9 punti percentuali rispetto al 2016-2020). Cala infine di  ben 19 punti percentuale rispetto al 2016-2020 il dato dei servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (15%), un risultato, anche questo, sintomatico degli effetti della crisi indotta dalla pandemia in questo settore e che certamente non agevolano la propensione agli investimenti.

Imprese della provincia di Pisa che hanno investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale
(quote % sul totale imprese che hanno effettuato investimenti)  
2016-20202021
TOTALE2322
  
INDUSTRIA2525
Industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature2316
Industrie del legno e del mobile923
Industrie metalmeccaniche ed elettroniche3123
Public utilities (energia, gas, acqua e ambiente)4168
Altre industrie3124
Costruzioni2431
  
SERVIZI2221
  
Commercio2127
Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici3315
Servizi informatici e delle telecomunicazioni822
Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone2230
Servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone94
Altri servizi2222
Toscana2523
ITALIA2824
Fonte: Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2021  

L’indagine

Il Sistema informativo Excelsior è un progetto ultra ventennale realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi nel 2021: un’indagine che è stata realizzata in provincia di Pisa grazie a 3.310 interviste in diverse tornate di indagine mensili. I dati presentati e analizzati in questa nota si basano sulle indagini mensili del Sistema informativo Excelsior un progetto realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL che monitora i flussi di entrata nelle imprese con dipendenti con dipendenti dei diversi settori industriali e dei servizi. Sulla base dei provvedimenti emanati per il contenimento della diffusione del contagio, nei mesi di marzo e aprile 2020 non sono state realizzate le previste rilevazioni mensili, che sono riprese dal mese di maggio. In ogni caso Unioncamere e il sistema camerale hanno rapidamente adattato i modelli di rilevazione, anche valorizzando maggiormente le informazioni derivanti da archivi amministrativi, per mettere a disposizione anche in questa fase particolarmente complessa analisi e informazioni sul mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi utili ai policy maker e agli operatori dei servizi al lavoro e della formazione. Nel corso del 2021 sono in provincia di Pisa sono stati somministrati 3.310 questionari. Maggiori informazioni ed il glossario completo dei termini utilizzati sono disponibili sul sito  HYPERLINK “https://excelsior.unioncamere.net/” https://excelsior.unioncamere.net/

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