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Abbiamo seguito e sostenuto le vertenze che l’Usb ha intenzione di portare all’attenzione della Giunta della Regione Toscana, che finalmente trovano l’unità concreta sul terreno della lotta!
È sempre più marcatamente evidente a livello nazionale, regionale e locale la oramai palese inadeguatezza della classe politica, che si sta dimostrando giorno dopo giorno totalmente succube alle logiche del profitto privato, invece che della salute collettiva e dei bisogni reali delle classi popolari.
È dimostrazione di tutto questo la totale subalternità alle tappe forzate che il Governo Draghi sta portando nel paese nell’unica ottica necessaria alla competitività dei privati a livello internazionale: a partire dallo sblocco dei licenziamenti, proseguendo con quello degli sfratti e attraverso le controriforme imposte dalle condizionalità del PNRR si sta consumando giorno dopo giorno l’attacco pesantissimo ai diritti e ai bisogni della collettività, portato dalla Confindustria, con la complice connivenza dei sindacati CGIL-CISL-UIL.
Potere al Popolo lotta quotidianamente contro un sistema di potere rappresentato a livello regionale dal Partito Democratico che è stato pioniere in Toscana dei processi di privatizzazione che si stanno dimostrando catastrofici nel sistema sanitario così come nel resto degli asset pubblici: dai trasporti, alle infrastrutture portuali e aeroportuali, all’edilizia pubblica, passando per l’energia e la scuola.
I licenziamenti, il sistema degli appalti, gli sfratti, la precarizzazione massiccia del lavoro pubblico sono tutti prodotti dalla stessa logica che mette al centro l’interesse dei privati e del profitto; i cui effetti drammatici in termini di povertà e disoccupazione nella nostra Regione sono ben rappresentati nell’appello lanciato dall’Unione Sindacale di Base.
È quindi più che mai necessario sostenere oggi l’unificazione delle lotte del mondo del lavoro, portandole sotto il Palazzo del Governo Regionale esigendo risposte dalla giunta Giani, essendo consapevoli di quanto a tutto questo sia necessario accompagnare l’esigenza di un modello di società alternativa, che metta al centro politiche pubbliche per la collettività a partire dal blocco delle esternalizzazioni, l’imposizione di un salario minimo a 10 euro l’ora, forti investimenti nella sanità pubblica con assunzioni stabili, investimenti nell’edilizia residenziale pubblica, ripubblicizzazione degli asset strategici e la fine delle politiche di precarizzazione del lavoro e dei licenziamenti.
È necessario chiudere i conti con la subalternità del PD, dei suoi alleati e delle sue finte opposizioni alle logiche di mercato e lottare per ribaltare questo sistema di sfruttamento.
Potere al Popolo! Pisa