Nerini: che il PD si guardi in casa

Se dovessimo dare ascolto a Bolivar come ci ricorda il capogruppo del PD Trapani, l’arte di vincere l’abbiamo ben appresa durante decenni in cui la sinistra ha spadroneggiato a Pisa, ma a Noi interessa più dare ascolto ai cittadini e soprattutto guardare la quantità e la qualità delle cose fatte a dispetto dell’arroganza non ancora sopita di chi aveva ridotto la città in un angolo.

Le questioni nazionali posso incidere minimamente sui rapporti cittadini che sono oliati e ben strutturati: gli piacerebbe al buon Trapani trovarci divisi sulle decisioni per la città!

Su tanti temi approcciarsi con umiltà sarebbe sintomo di forza, avrà tempo per imparare senza scomodare Bolivar, intanto dovrebbe guardarsi un po’ in casa per riuscire a fare una sana opposizione a partire dagli atti che partorisce il suo “bi-gruppo consiliare”.

Sappiamo benissimo che esistono il PD1 e il PD2 dove personaggi pesanti, ma giurassici, come Fontanelli e Filippeschi entrano continuamente a gamba tesa delegittimandolo.

Poi c’è un appiattimento costante su questioni estremiste e ideologiche quali quelle portate avanti dal comunista Auletta e il suo informatissimo gruppo, trascinandosi dietro i grillini e altri civici costantemente ambigui.

Infine l’insistenza su temi etici solo per cercare di dividere e … l’antifascismo militante che davvero è fuori tempo.

Detto questo stupisce come non si sia reso conto della ingente mole di fondi sul PNRR che stiamo ricevendo a Pisa per i progetti (nostri) pronti che avevamo, gli suggerisco di fare un po’ di accesso agli atti e leggersi le cose se non vuole stare a sentire giornali e televisioni.

Ma certo non ci può venire a fare lezioni sulla viabilità, la navigabilità, la mobilità le interconnessioni e i raccordi ferroviari: lui e il suo partito ci hanno “regalato” il People Mover.