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Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco di Cascina Michelangelo Betti, a Dario Rollo intervenuto nei giorni scorsi:
“A volte viene il dubbio che il consigliere Dario Rollo miri solo ad alzare un gran polverone, per nascondere i limiti delle sue scelte e per confondere le idee sull’azione di questa amministrazione comunale. Un gioco di corto respiro. Quasi come un militare che confonda strategia e tattica”. Chiamato in causa dal consigliere di opposizione, il sindaco di Cascina Michelangelo Betti risponde così alle accuse rivolte a lui e al vicesindaco Cristiano Masi. “È singolare dover registrare uno stato di marcato disagio per l’aver perso la carica di sindaco (facente funzione) al livello mostrato dal consigliere Rollo – sottolinea Betti –. In genere il disagio si esprime con una quasi maniacale attenzione all’operato dell’amministrazione comunale: sempre un fucile spianato, con critiche che lo portano a intestarsi interventi sul territorio, definendoli una sua eredità, o a prendere le distanze da operazioni che sono partite nel suo breve periodo amministrativo, ma su cui ha preferito evitare di scegliere”.
Si arriva così alla questione sollevata da Partito Democratico e Lista Masi sulla nota della Corte dei Conti.
“In questi giorni il disagio è arrivato a quote insospettabili – continua il sindaco –. C’è una richiesta di revisione dei bilanci consuntivi 2017, 2018 e 2019 da parte della Corte dei Conti della Toscana. Si parla di esercizi amministrativi in cui il consigliere aveva il ruolo di assessore al bilancio o di sindaco, con incarico al bilancio. Due gruppi di maggioranza criticano la gestione di quegli anni e di quegli amministratori e Dario Rollo reagisce rivelando la propria inconsistenza istituzionale e anche un’incapacità di fare i conti col passato”. Il riferimento è proprio al fatto che Rollo abbia attribuito a Betti e Masi quel comunicato. “Da un lato attacca sindaco e vicesindaco per una posizione espressa, del tutto legittimamente e con fondatezza, dai gruppi consiliari di Partito Democratico e Lista Masi. Un attacco che dimostra come il consigliere non sappia o non voglia distinguere tra giunta e consiglio comunale. Non è cosciente dei diversi ruoli e, a dire il vero, neppure sa trovate i firmatari di un comunicato. Dall’altro – aggiunge – il consigliere si sforza di scaricare sulla sinistra il barile dei bilanci 2017, 2018 e 2019. Un dato solo: l’assessore al bilancio era lui. Se anche ci fosse stato qualcosa da correggere nei bilanci precedenti, sarebbe toccato a lui in quei tre bilanci. Come adesso tocca a questa maggioranza. Il resto sono discorsi”.