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Dopo la forzata sosta dell’anno scorso torna l’appuntamento con “Il Presepe dell’Angelo“. L’apertura della 24ma edizione è fissata per domani, domenica 19 dicembre 2021 e si concluderà il 9 gennaio 2022. Unico giorno di chiusura 31 dicembre.
Il Presepe sarà accessibile tutti i pomeriggi dalle 15,30 alle 19,30 e per i giorni infrasettimanali anche la mattina dalle 10,00 alle 12,30.
Il tutto risulta meglio descritto consultando il sito del Presepe: www.angeloperini.it
“Essendo il Presepe dell’Angelo ubicato in una cantina del 700 scavata sotto il monte e quindi non all’aperto, – dice Angelo Perini – dobbiamo giocoforza seguire ancora più attentamente alcune precauzioni e regole da osservare. Le visite saranno effettuate su appuntamento per gruppi di massimo 10 persone. Sono stati invertiti l’accettazione e l’ingresso (Via Roma n.14/A) e l’uscita (Via Roma n.14) dei visitatori in modo tale che i vari gruppi non si incontrino. La visita – prosegue l’artista Angelo Perini – sarà possibile solo con i seguenti supporti: nominativo del prenotante e numero di prenotazione da noi rilasciato, obbligatorio l’uso della mascherina, esibizione e controllo del green pass, tracciabilità del prenotante, misurazione della temperatura all’accettazione, distanziamento all’interno della struttura, presentarsi all’accettazione circa 15 minuti prima dell’appuntamento”.
La durata della “Visita Guidata” dal realizzatore Angelo Perini è di circa mezz’ora per il Presepe (in cantina) e le sculture (secondo saloncino) e circa altri 30 minuti guidati da un familiare o coadiuvante per ammirare gli oltre 50 Presepi ed altre sculture lignee (esposti nel salone principale dal quale poi si uscirà).
Eventuali visitatori occasionali saranno ben accetti solo nel caso in cui il Presepe non sia visitato al momento da altri gruppi.
Per appuntamenti telefonare al numero 328 1254305 oppure inviare una mail all’indirizzo angelo.perini@gmail.com con giorno e orario prescelto alla quale seguirà risposta di accettazione con numero da presentare al momento della visita.
Dopo le indicazioni su come poter visitare il Presepe dell’Angelo, passiamo a qualche notizia ed una breve descrizione.
Fra le varie rappresentazioni di Presepi sparsi un po’ in tutta Italia il Presepe dell’Angelo si contraddistingue per la particolare ambientazione e la suggestiva rappresentazione.
Non è quindi, come avrete già capito un Presepe comune, ma lo stesso richiede anche da parte del visitatore un’accurata ricerca del particolare.
Il Presepe dell’Angelo, prende il nome non dall’autore (che si chiama anch’esso Angelo), ma dalla figura “celeste” che si trova raffigurata e dipinta nella volta della nicchia centrale delle antiche cantine ove il Presepe è situato.
La realizzazione è il risultato di un paziente e meticoloso lavoro durato circa 10 anni, da quando cioè furono “scoperte” e ristrutturate le antiche cantine di fine settecento.
I locali comprendono un vano centrale fatto a volta e quattro nicchie laterali, le quali probabilmente venivano utilizzate come deposito di vino, olio, insaccati ed in tempo di guerra probabilmente anche come rifugio.
Le cantine in seguito furono murate nel periodo post-bellico intorno al 1920, in quanto, essendo le stesse ricavate sotto il monte non permettevano il regolare deflusso delle acque piovane.
Non esistendo a quel tempo delle pompe aspiranti, i locali, ogni qualvolta pioveva con una certa intensità, venivano sistematicamente allagati.
Ecco spiegato il motivo per il quale, gli antenati avevano “tappato” probabilmente a malincuore le antiche cantine.
I locali poi, sono stati fatti ristrutturare e sabbiare e per ovviare al ristagno delle acque e’ stata fatta un’opera di canalizzazione interna con la creazione di una pozza con delle pompe aspiranti.
La realizzazione del presepe e’ stata fatta utilizzando i più svariati materiali con particolare cura per i ciocchi in olivo che sono stati interamente intagliati a mano dall’artista.
In questi pezzi sono state ricavate delle vere opere d’arte che il visitatore può ammirare da vicino, può toccar con mano in sequenza le seguenti sculture in olivo: il Castello di Verru’a, il Paesino di Tre Case, uno scorcio d’Egitto con le Piramidi e la Sfinge e la Tomba col Sarcofago del Faraone, il Castello di Erode, la Tenda dei Magi, la Grotta della Natività, il Paese col Ruscello, il Paesino a Case Bianche, il Castello di Vicopisano con la Rocca e le su’ Torri, il Chiesin del Castellare ed il Molin di “Papo”.
Tutto questo risulta collegato mediante una stradina che diparte da un punto (Castello di Verr’ua) ed a quel punto ritorna….attraverso un “viaggio di circa 500 lucine ed oltre 350 statuine.
Questi personaggi sono stati acquistati in varie parti d’Italia (molti sono “napoletani”…) e sono di svariate dimensioni, partono infatti piccolissimi ed ingrandiscono man mano che si avvicinano alla natività per poi rimpicciolire nuovamente avvicinandosi all’uscita del Presepe.
Di particolare suggestione risulta “la Grotta della Natività” situata nella seconda nicchia a destra.
La nicchia è stata riesaminata completamente nel 2002, sostituendo la capannuccia esistente e ripartendo dalla struttura portante, è stata ricavata (scavando…) una grotta di origine calcareo-argillosa con delle colorazioni naturali che vanno dal giallo, all’azzurro, e al rosa.
La “copertura” della natività è realizzata con un pezzo di radice di un legno molto particolare, infatti la stessa è stata “lavorata e sagomata” da un cervo mediante le sue potenti corna!!
La Grotta si presenta al visitatore poi con delle luci (..stelle..) incastonate dentro l’argilla e con nuovi e più grandi personaggi di “coccio” dipinti a mano dalla pittrice “Donata De Bernardi” di Calcinaia (PI).
La stessa artista ha dipinto anche altri vari personaggi fra i quali i tre egizi ai piedi delle piramidi che per dimensioni sono i più piccoli esistenti nel presepe (pensate che sono stati minuziosamente dipinti con la lente di ingrandimento….quando si dice la pazienza..!!..).
L’Angelo nella volta centrale ed il quadro della Madonna con Bambino (posto nel salone dei Presepi) sono stati invece dipinti dalla pittrice e scultrice AnnaMaria Bacci di Livorno.
All’ingresso del Presepe appare al visitatore un’ambiente veramente suggestivo, e dopo una prima occhiata può iniziare la visita partendo dal lato destro e girando il percorso in senso antiorario.
Le sorprese però non sono finite, si abbassano le luci e vien la “sera”… ; l’effetto rende il Presepe ancora più “magico” e surreale; il tutto poi viene accompagnato da una Poesia in Vernacolo Pisano realizzata dall’artista (che or si dice anche “poeta”..) con sottofondo musicale natalizio.
La Poesia, nominata: “Ir Presepio dell’Angèlo” dura circa dieci minuti e strada facendo spiega e fà osservare al visitatore i tanti particolari del Presepe.
Il tempo ottimale di visione richiederebbe almeno una buona mezz’ora e l’ideale sarebbe poter effettuare la visita da soli o magari …con l’anima gemella accanto.
Infatti in tal numero è possibile gustare fino in fondo la bellezza del Presepe dell’Angelo, puoi soffermarti a lungo su un particolare, puoi voltarti e ovunque tu guardi rivivi con un po’ di fantasia: la magia e l’incanto del Natale.
L’unico inconveniente è che l’ambiente dov’è ubicato il Presepe non è grandissimo e quindi per accontentare un po’ tutti viene consentita la visita in piccoli gruppi composti da un massimo di dieci persone.
Ogni anno il Presepe dell’Angelo (la cui visita per molti è ormai diventato una tradizione) riscuote elogi e commenti che a fine visita sono sempre di meraviglia, ammirazione e di incoraggiamento a continuare ancora per gli anni a venire.
L’acqua, l’umidità, le muffe però hanno un effetto “devastante” sulle strutture portanti del Presepe ed è per questo che è necessaria da parte dell’artista una accurata e costante opera di controllo e manutenzione varia per ristrutturare e bonificare i vari punti “colpiti”.
Quest’anno e’ stata totalmente ricostruita e variata la nicchia con il Castello di Erode (ampliata con la Gerusalemme Murata) con tutto il circondario compreso l’accampamento e la tenda dei Magi.
Alla fine del percorso, viene invitato il visitatore a firmare il registro delle presenze che l’artista terrà in ricordo ed inoltre chi lo ritiene opportuno (senza obbligo alcuno…) può lasciare un’offerta nella apposita cassettina.
Le offerte di ogni anno vengono interamente devolute in beneficenza come viene poi dettagliato ed esposto in sede mediante apposito resoconto annuale.