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Manutenzioni stradali, a Pisa presentato il nuovo strumento per il monitoraggio degli asfalti

Il Comune di Pisa da oggi dispone di una mappatura completa sullo stato degli asfalti dell’intero territorio comunale. Sono stati presentati oggi in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti dall’assessore ai lavori pubblcici Raffaele Latrofa, insieme a Cristina Nati, presidente della CRSIS scarl, i risultati del lavoro di monitoraggio svolto su tutta la rete stradale utilizzando un macchinario dotato di vari sensori in grado di misurare lo stato delle pavimentazioni in maniera continua. Il progetto fa parte di un più ampio progetto di tre aziende toscane con cofinanziamento, nella sua versione prototipale, della Regione Toscana, al quale il Comune di Pisa ha aderito come il primo grande comune toscano. Il software RAMA (RoadAssetMangement&Analitics), interpreta grazie a particolari algoritmi e a sviluppi di intelligenza artificiale una grande mole di dati.

“Le strade di Pisa – ha spiegato l’assessore Raffaele Latrofa – sono state percorse e analizzate attraverso un mezzo ad alta tecnologia, con telecamere e Gps in grado di scansionare ogni sezione di strada e fornire informazioni sullo stato dell’asfalto. Il macchiario è in grado di battere oltre mille punti per sezione e apprezzare fino al decimo di millimetro di precisione, oltre a fotografare e filmare tutto. Questo metodo ci consente di disoprre adesso di una mappatura esatta del nostro patrimonio stradale, da utilizzare nella fase di progettazione e di scelta delle priorità di intervento. Grazie alla cartografia colorata di cui disponiamo, dove possiamo osservare tutto lo stato degli asfalti con colorazioni che vanno dal verde fino al rosso e al grigio, possiamo fare delle scelte consapevoli, dettate dalle priorità oggettive e anche quantificare i costi tratto per tratto di ogni 50 metri di tutti gli asfalti della città, perché è lo stesso software a fornire il calcolo dei costi, sulla base del capitolato utilizzato da Anas per i costi di asfaltatura. Uno strumento dunque  che rappresenta un grande passo in avanti nella consapevolezza della scelta delle priorità delle strade in cui intervenire e anche nel criterio di trasparenza nei riguardi dei cittadini, dal momento che tutti questi risultati a breve saranno resi pubblici su una piattaforma digitale”. 

“Inoltre questo strumento – ha aggiunto l’assessore – ci serve anche nella seconda fase, quando abbiamo realizzato tutti gli asfalti: con questo macchianario è infatti possibile andare a riconoscere discontinuità nell’asafalto e quindi controllare la qualità del lavoro svolto. Tutti aspetti fondamenti per chi vuole programmare i lavori pubblici attraverso un metodo scientifico che fornisce una fotografia e una quantificazione dei lavori da effettuare per poter programmare i prossimi interventi.  Un grandissimo lavoro, costato al Comune meno di 20 mila euro, che tra poco sarà reso pubblico e disponibile per la consultazione da parte dei cittadini che in maniera molto semplice e intuitiva, tramite le colorazioni, potranno capire lo stato di degrado degli asfalti cittadini. Per finire aggiungo che cambieremo il modo di ripristinare le buche nelle strade: anziché tappare le buche con asfalto a freddo, potremo effettuare interventi più duraturi che consentiranno di tagliare una sezione di strada precisa, disporre di un silos poratile per fare l’asfalto a caldo che verrà bloccato nella sezione in modo da ripristinare in maniera più duratura il manto stradale.”