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Venerdì 29 ottobre h. 17:30 – Via Sant’Andrea 31 Pisa incontro / dibattito con Giacomo Marchetti, Commissione Internazionale della Rete dei Comunisti, Andrea Vento, Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati.
Da due mesi gli Stati Uniti hanno abbandonato il territorio dell’Afghanistan, lasciandolo in mano ad un governo di estremisti islamici. Una situazione che, dopo l’attenzione mediatica del primo periodo, è stata completamente dimenticata.
Quella che abbiamo seguito in Afghanistan è una vera e propria sconfitta per tutto il mondo occidentale. Sicuramente in primis per gli Stati Uniti, che nell’Afghanistan hanno fallito nel tentativo di egemonia in quel quadrante asiatico, ma anche per tutti i paesi coinvolti in quella sanguinosa e inutile aggressione.
Iniziata negli anni ’80 del secolo scorso, con il finanziamento in funzione antisovietica del fondamentalismo islamico, l’aggressione subì un’accelerazione dopo l’attentato delle torri gemelle, su volontà degli Stati Uniti e successivamente dei paesi aderenti NATO. In quel contesto, l’Unione Europea ha assunto progressivamente un ruolo più autonomo, a causa del consolidarsi delle sue mire imperialiste. Le recenti discussioni sulla necessità di un esercito europeo vanno lette in questo senso.
Una sconfitta da contestualizzare all’interno di un inacerbarsi della competizione internazionale, anche a causa del potente sviluppo della Cina.
La situazione attuale ci mostra chiaramente le contraddizioni che il sistema capitalistico ha raggiunto, anche a causa della catastrofica gestione della pandemia. Stiamo assistendo ad un chiaro declino delle istituzioni e dell’egemonia occidentale. Ogni attore in campo cerca di sfruttare questa situazione: l’Unione Europea tenta di rafforzare il proprio interventismo attraverso la costruzione di un esercito indipendente dalla NATO, gli Stati Uniti accentuano ogni giorno di più la pressione economica, politica e militare contro Cina, Russia, Iran e i paesi del Sud America.
Un’intera generazione ha visto le mire Americane nel mondo come prospettiva scontata ed inevitabile. Oggi questa prospettiva è in chiaro declino.
Quali scenari si aprono a partire da questa sconfitta? Che geometrie assumeranno le forze in campo e quali tendenze possiamo individuare a partire dalla débâcle ideologica, politica e militare in Afghanistan?
Occorre interrogarci sull’evoluzione futura degli avvenimenti, tenendo viva l’attenzione sul declino dell’Occidente capitalistico, che apre nuovi spazi politici per chi intende cambiare alla radice il mondo nel quale viviamo.
Per approfondire queste tematiche e confrontarci sulle possibilità che si profilano, la Rete dei Comunisti e Cambiare Rotta invitano all’incontro di venerdì 29 ottobre a Pisa.