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Fondazione Maffi: a due anni dall’inizio della pandemia più forti di prima

A due anni dall’inizio della pandemia da Covid19 la Fondazione Maffi è più forte di prima. È così perché avevamo già intrapreso un percorso di cambiamento e miglioramento, investendo sugli elementi strutturali, di processo e nella valorizzazione e formazione del personale (vedi, tra gli altri, il corso di formazione per il middle management, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna e il progetto con la Fondazione Zancan
sui servizi innovativi per la persona).
Il Covid ci ha messi a dura prova ma ci ha anche fatto capire i nostri punti di forza: non abbiamo avuto vittime e, al contempo, abbiamo accelerato i processi organizzativi. Oltre a migliorare i servizi in essere è in atto una forte attenzione alla realizzazione di nuovi servizi e progetti necessari ai bisogni del territorio e che confermino e dilatino il numero degli occupati; stiamo prestando attenzione ad un “Green integrale” e allo sviluppo di ambienti “casa” che, riscaldati da professionalità e buona prossimità, confermano un valore-contenuto (i nostri Fratelli Preziosi) che dà valore al contenitore (le nostre case).
Due anni fa avevamo annunciato l’investimento di 12,5 milioni di euro per la realizzazione di tre nuove strutture residenziali, oggi, cominciando da quella di Rosignano, confermiamo l’investimento e, contemporaneamente, annunciamo una necessaria rivisitazione complessiva degli interventi.
Siamo più forti di prima ma dobbiamo fare i conti con uno scenario, quello odierno, che è ben diverso da quello di due anni fa. Se da una parte il nostro indirizzo strategico si è dimostrato preveggente e sempre più valido (inclusione, rapporto con il territorio, fragilità e diversità come risorse della collettività), dall’altra le condizioni a contorno si sono profondamente modificate. Le politiche socio-sanitarie italiane e della Regione Toscana
saranno riformulate secondo i nuovi indirizzi (vedi PNRR, missioni 5 e 6). “Un percorso complesso e articolato che non possiamo realizzare da soli come politici – aveva detto qualche giorno fa l’assessore alle politiche sociali della regione Toscana, Serena Spinelli ma dobbiamo e vogliamo pensare e realizzare attraverso il confronto e la fattiva collaborazione con le Aziende del Sistema Sanitario, le Amministrazioni e le aziende private (come la Maffi), ovvero con tutti gli attori del terzo settore.”
In questo nuovo scenario anche il costo delle materie prime è lievitato, al punto che, per realizzare quanto avevamo previsto, oggi sarebbero necessari, non più 12,5 ma quasi 19 milioni di euro, una cifra che ci obbliga a rivedere i piani.
La Fondazione Maffi pertanto annuncia oggi l’inizio dei lavori di realizzazione della nuova unità operativa di Rosignano (LI), a cui seguirà a ruota quella della nuova struttura di Mezzana (PI). Il progetto di San Pietro in Palazzi (LI) è invece rimandato nel tempo, pur rimanendo un punto fermo del nostro disegno, anche in virtù del suo significato simbolico e
originario.
La Fondazione coglie questa occasione anche per ringraziare pubblicamente coloro che hanno reso possibile l’imminente inizio dei lavori e concretamente le Amministrazioni oggi rappresentate dal Sindaco di Rosignano e Presidente della Società della Salute della Bassa Val di Cecina, Daniele Donati, e dal delegato in Rappresentanza del Sindaco di Cecina Samuele Lippi.
Ai Fratelli Preziosi e agli Operatori: Grazie.