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“L’assessora al personale del Comune di Pisa, Giovanna Bonanno, rinvia ulteriormente il confronto sullo smart working per i dipendenti comunali”. Così, i consiglieri comunali del Pd, Benedetta Di Gaddo e Andrea Serfogli che, dopo oltre due mesi di richieste al Presidente della 4à Commissione del Consiglio Comunale, il leghista Giuseppe Colecchia, denunciano che è stata ulteriormente rinviata al 1 Ottobre la data per un confronto con l’assessora comunale Giovanna Bonanno.
“E’ un fatto grave – così scrivono i due consiglieri dem – che l’assessora Bonanno non venga in Commissione a rispondere alle tante domande sullo smart working per i dipendenti comunali”.
“Che lo smart working nella Pubblica Amministrazione continui anche dopo la pandemia – aggiungono poi i due consiglieri comunali – è fuori discussione. La questione, semmai, è come regolare il lavoro da remoto per i dipendenti comunali facendo sì che il lavoro sia improntato a quei criteri di efficacia ed efficienza richiamati dallo stesso Ministro Brunetta lo scorso aprile quando fu tolto l’obbligo del 50% di lavoro in smart working per tutti i dipendenti pubblici previsto durante l’emergenza dalla precedente Ministra Fabiana Dadone, lasciando invece libertà alle singole amministrazioni di decidere come organizzare il lavoro agile sulla base delle proprie necessità. Ma la fine dello stato di emergenza si avvicina e dopo il 31 dicembre ogni ufficio dovrà dotarsi di un piano organizzativo anche per il lavoro agile, il cosiddetto Pola, che prevede un massimo di 15 % di attività che possano essere svolte da remoto.
Infine – concludono Benedetta Di Gaddo e Andrea Serfogli – il Ministro Brunetta ha annunciato che entro un mese ci sarà un vero contratto per il lavoro agile. Tante dunque sono le questioni che il Comune deve affrontare. E la latitanza della Bonanno è molto grave! Confidiamo che il 1 Ottobre l’assessore sia presente in commissione”.