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Lunedì 20 settembre alle ore 20,30 in Camposanto, protagonista di Anima Mundi l’ensemble italiano la Rinnovata Accademia dei Generosi, per il popolarissimo Settimino di Ludwig van Beethoven e il “Trio dei Birilli” di Mozart, per il quale Lorenzo Corti tornerà a suonare l’antica viola costruita nel 1662 da Antonio Casini in possesso del Duomo di Pisa, restaurata qualche anno fa.
Nel catalogo autografo che registra le composizioni dei suoi ultimi sette anni di vita, sotto la data del 5 agosto 1786 Wolfgang Amadeus – anzi: Wolfgang Amadé, come usava firmarsi – Mozart registrò «Un Terzetto per pianoforte, clarinetto e viola». Oggi è numerato come Trio KV 498. Nell’Ottocento circolò una storiella secondo la quale Mozart l’avrebbe composto durante una partita a birilli, incurante del chiasso e della confusione. Con tutta probabilità l’aneddoto è falso, e fu inventato per rendere ancora più straordinaria la capacità di Mozart di lavorare velocemente e in qualsiasi situazione. Ma il soprannome di Trio dei birilli è rimasto nell’uso comune. Quel che è vero è che il lavoro nacque nel contesto allegro dell’amicizia di Mozart e di sua moglie con due ragazzi più giovani di lui, i fratelli Gottfried e Franziska von Jacquin, per essere eseguito nella casa viennese della loro famiglia, in uno dei trattenimenti musicali tipici della buona società viennese.
Scritto tra la fine del 1799 e il principio del 1800 il Settimino op. 20 sembra chiudere a tutti gli effetti il Settecento di Beethoven. Eseguito una prima volta in una casa privata, nel palazzo viennese del principe Schwarzenberg, fu presentato al pubblico il 2 aprile 1800 al Teatro di Corte, insieme con la Prima sinfonia, composta quasi contemporaneamente, e che sullo stesso piano simbolico può esser vista se non come l’apertura di un Ottocento non ancora cominciato, quanto meno come la sanzione di una maturità e di un’autonomia definitivamente conseguite. Di Settecento il Settimino parla ancora non tanto per lo stile o il linguaggio, quanto per la forma e prima ancora per il genere al quale appartiene. Ma come “ultima parola” di una professionalità appunto settecentesca, la stessa che aveva fatto nascere tante pagine festose e fastose, magari da eseguire all’aperto, nei generi della serenata e del divertimento, così spesso e splendidamente coltivati da Mozart, il Settimino il suo compito lo assolve egregiamente.
L’ensemble Rinnovata Accademia dei Generosi riunisce alcuni dei migliori musicisti della scena musicale italiana, solisti e prime parti di importanti orchestre: Corrado Giuffredi (clarinetto), Guido Corti (corno), Paolo Carlini (fagotto), Gabriele Pieranunzi (violino), Francesco Fiore (viola), Silvia Chiesa (violoncello), Alberto Bocini (contrabbasso).
Il nome dell’ensemble richiama l’antica (gloriosa) accademia di arte, scienze e lettere sorta nel 1771 sulla collina di San Domenico di Fiesole, per iniziativa di un gruppo di cittadini. Costituitasi associazione nel maggio 2016, la Rinnovata Accademia dei Generosi vuole ricreare e ridare forza allo spirito dell’antica accademia fiesolana, promuovendo l’incontro tra musicisti e pubblico in uno scambio condiviso di ideali artistici e civili, coinvolgendo gli spettatori in un contatto completo tra Storia, Arte e Musica.
Il pubblico di Anima Mundi avrà la possibilità di sostenere, attraverso libere offerte, alcuni progetti di solidarietà e assistenza sul territorio. L’iniziativa è promossa dall’Arcidiocesi di Pisa-Caritas Diocesana. Il progetto legato a questa serata è“Misericordia Tua”, una casa a “dimensione familiare” nella quale vengono accolte persone ex detenute e/o detenuti ammessi a misure alternative che abbiano intrapreso e desiderino portare a compimento un percorso di recupero della propria dignità. Aiutati da educatori, volontari e da una comunità religiosa, possono sperimentare la bellezza del reinserimento nel tessuto vivo della società civile.
Anima Mundi è organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana, con il contributo della Fondazione Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa.
Per informazioni www.opapisa.it