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Favorire scelte che possano contribuire alla riduzione della produzione dei rifiuti e dare un incentivo economico a quelle botteghe che opteranno per prodotti alla spina. E’la misura varata dal Comune di Calci – da sempre molto attento alle tematiche ambientali – che ha previsto una riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, per le attività commerciali della Valgraziosa che decideranno di sostituire con prodotti “alla spina” la vendita di prodotti precedentemente venduti confezionati e introdurre il “vuoto a rendere” per prodotti precedentemente venduti con imballaggi “usa e getta”.
Una decisione indirizzata non solo alle botteghe ma anche ai ristoranti che proporranno ai clienti l’acqua con vuoto a rendere in sostituzione dell’uso di bottiglie di plastica.
In buona sostanza sarà riconosciuta una riduzione della tariffa TARI qualora si verifichino questi due presupposti che non sono cumulabili.
1) riduzione del 10% per una tipologia, del 15% per due tipologie e del 20% per 3 o più tipologie di prodotto “alla spina” inserito (in sostituzione di tipologia di prodotto precedentemente venduta confezionata)
2) riduzione del 15%
Le due diverse misure prevedono la riduzione sulla Tari per tre annualità consecutive, agevolazione che verrà detratta dalla bollettazione relativa all’anno successivo della domanda.
“L’agevolazione viene concessa su richiesta del contribuente con la dichiarazione che l’esercizio ha iniziato la rivendita secondo una delle misure indicate, da presentarsi ogni anno, pena la decadenza, entro il 30 marzo dell’anno successivo – spiega con una nota il Comune di Calci -. Non valgono ai fini del conteggio del numero delle tipologie di prodotti venduti alla spina o sfusi: l’ortofrutta e la gastronomia (e categorie similari) e tutti quei prodotti la cui vendita è già prevista “sfusa”, né la stessa tipologia di prodotto (ad. es. 2 tipi di detersivo valgono 1 sola tipologia di prodotto). Da questa misura sono escluse la GDO e le strutture di media vendita (supermercati) fermo restando che l’ente di Piazza Garibaldi si riserverà di compiere tutti gli accertamenti opportuni e di richiedere la documentazione necessari per la verifica dei requisiti previsti”.
A concludere è il sindaco Massimiliano Ghimenti: “Per favorire la crescita di buone pratiche da parte dei cittadini è necessario che determinati prodotti, cosiddetti “alla spina”, si trovino anche sul nostro territorio. E perché ciò sia possibile, a nostro avviso, è necessario incentivare questa opzione anche per le botteghe più piccole. Ed ecco che facciamo la nostra parte affinché queste buone pratiche diventino fatti concreti. Sono ormai anni che lavoriamo per far capire che è necessario per l’ambiente produrre meno rifiuti possibili e, facendolo, si può ottenere anche il beneficio di contenere i costi della tassa rifiuti”.