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Confesercenti in prefettura per parlare di sicurezza cittadina

“Grazie al prefetto Castaldo per aver accolto la nostra richiesta di aprire anche alle associazioni di categoria la riunione del comitato dell’ordine pubblico. Riunione il cui risultato, però, va considerato molto interlocutorio”. Questo il commento a caldo di Confesercenti Toscana Nord presente in prefettura con il suo vicepresidente area pisana Gianluca Tiozzo ed con il responsabile Simone Romoli.

Per quanto riguarda il centro storico – spiega Romoli – abbiamo ribadito al sindaco Conti come l’ordinanza sul divieto di vendita di alcolici e sulle chiusure dei pubblici esercizi risulti inefficace. Primo perchè penalizza enoteche e negozi di vicinato dove le vendite non sono legate alla movida. Secondo perché i fatti dimostrano come gli episodi di mala movida e la vendita abusiva di alcolici si concentrino proprio dopo la chiusura dei pubblici esercizi, in assenza di una somministrazione controllata che gli operatori garantiscono. Abbiamo chiesto poi al sindaco di spostare l’entrata in vigore della ztl sui lungarni visto che adesso il provvedimento risulta punitivo per le attività chiudendo di fatto l’attraversamento della città. Purtroppo – aggiunge il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord – su queste richieste non abbiamo avuto alcuna risposta da parte del primo cittadino. Con il prefetto abbiamo infine affrontato la questione della videosorveglianza con l’ipotesi di un protocollo che permetta il collegamento delle telecamere con le centrali operative. Idea apprezzabile anche se, ci pare, che la videosorveglianza da sola non sia un deterrente per i criminali ma semmai un ausilio alle indagini successive”. E di litorale si è invece occupato Gianluca Tiozzo anche in veste di presidente del sindacato balneari Fiba.

Riguardo ai recenti atti vandalici sulle spiagge è del tutto evidente che una chiusura dell’arenile non accompagnata da controlli serve a poco. Magari sarebbero meglio posti di blocco alle strade di accesso al nostro litorale come deterrente. Tra l’altro ci siamo subito attivati con i colleghi della Versilia, anche loro alle prese con episodi analoghi, per approfondire modalità e protocolli concordati con le amministrazione per ridurre i fenomeni”.