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Calci, grazie ai 56.328 euro stanziati fino a 1.285 euro a famiglia (a seconda del numero dei componenti il nucleo) per il sostegno alle condizioni di fragilità a seguito della pandemia. In pagamento i nuovi contributi straordinari per un totale di 56.328 euro. E’ quanto riceveranno nel complesso, entro un paio di settimane, le famiglie calcesane che si trovano in condizioni di fragilità a seguito delle conseguenze economiche scaturite dalla pandemia da Covid-19.
Il Comune della Valgraziosa aveva aperto, infatti, per tutto il mese di maggio scorso, un bando per aggiornare la platea dei beneficiari degli aiuti e, contestualmente, ha provveduto a ricercare e mettere a disposizione all’ interno del bilancio le risorse per poter adeguatamente finanziare questa ulteriore misura di aiuto. Saranno quindi 56.328 gli euro complessivamente messi a disposizione delle famiglie calcesane per il contrasto all’ emergenza alimentare e, più in generale, come misura di aiuto per permettere di fronteggiare le spese vive e quotidiane a quasi 17 mesi dall’inizio della pandemia. Di questi 56.328 euro, 15mila sono stati stanziati da Fondazione Pisa, altri 15mila sono fondi propri del Comune di Calci e i restanti 26.328 provengono dal Governo centrale.
Andando nello specifico della misura varata, nei prossimi giorni, le 90 famiglie calcesane che hanno fatto domanda e rientranti nei requisiti verificati dall’ufficio sociale delCcomune, riceveranno i contributi straordinari così quantificati e suddivisi: i 30 nuclei familiari composti da una sola persona riceveranno 321 euro, i 43 nuclei con 2 o 3 persone 643 euro, le 13 famiglie composte da 4-5 persone riceveranno 1071 euro e i 4 nuclei familiari composti da 6 o più persone 1.285 euro.
Di queste alcune situazioni erano già note e assistite dai servizi sociali, altre rispecchiano la perdita di lavoro quale conseguenza della pandemia, alcune situazioni la mancanza di opportunità o di lavori legati alle stagionalità, altre lavoratori autonomi o titolari di imprese che hanno avuto conseguenze economiche a causa delle chiusure imposte e lavoratori del mondo delle discipline dello spettacolo fermi da molto tempo.
“Questa misura si somma alle precedenti azioni di contrasto al disagio economico e dimostra, ancora una volta, quanto l’impegno per non lasciare indietro nessuno sia costante ed effettivo – interviene l’assessore al sociale Valentina Ricotta -. Rispetto alle altre e precedenti richieste di aiuto questa volta c’è stata una minore partecipazione, segno che qualche settore è fortunatamente ripartito e, di questo, non possiamo che esserne contenti”.
A concludere il sindaco Massimiliano Ghimenti : “Finalmente anche i fondi del Governo non sono solo finalizzati ai buoni spesi ma alla necessità di dare un contributo concreto alle tante diverse tipologie di spese vive – quali utenze e altre di vario genere – che si trova ad affrontare una famiglia. Il Comune di Calci, facendo in un certo qual modo da precursore, nei mesi scorsi sulle misure varate in autonomia aveva già scelto la misura del contributo economico così da non vincolarla ai soli buoni spesa visto che appariva del tutto evidente come dopo un periodo così lungo di emergenza chi si trova in situazione di fragilità non ha difficoltà solo a fare la spesa. Ringrazio gli uffici comunali che hanno realizzato tutto questo”.