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La storica Sala delle Baleari di palazzo Gambacorti, sede comunale, ospita le massime autorità in occasione della presentazione ufficiale del progetto che ha l’obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza delle donne, coinvolgendo la rete dei Pubblici Esercizi, realtà capillari e luci sul territorio, per far sì che ne diventino i principali divulgatori e promotori.
Grazie all’impegno di Confcommercio Provincia di Pisa e del nuovissimo gruppo Fipe Donna provinciale, bar, ristoranti, locali di ogni genere, luoghi per eccellenza di incontro e socialità, diventano strategici nelle attività di informazione, formazione e sensibilizzazione su un tema di drammatica attualità. Il progetto darà centralità ai Pubblici Esercizi sotto due aspetti principali: uno, riconoscendoli come punto di riferimento e luogo sicuro; due, rafforzando la sicurezza all’interno dei locali stessi.
Di modalità e strategie per promuovere una autentica cultura di genere e individuare idonei strumenti a difesa delle donne vittime di violenza, ne hanno parlato Valentina Picca Bianchi (Presidente Gruppo Donne Imprenditrici Fipe Confcommercio), Giuseppe Castaldo (Prefetto di Pisa), Aldo Cursano (Vicepresidente Vicario Fipe-Confcommercio), Stefano Maestri Accesi (Presidente Confcommercio Provincia di Pisa), Michele Conti (Sindaco di Pisa), Federico Pieragnoli (Direttore Confcommercio Provincia di Pisa), Gaetano Bonaccorso (Questore di Pisa), Paolo Pesciatini (Assessore al commercio comune di Pisa), Giovanna Bonanno (Assessore alla sicurezza del comune di Pisa). Alessandro Trolese (Presidente Fipe-Confcommercio Pisa), Daniela Petraglia (Presidente Gruppo Donne Imprenditrici Fipe-Confcommercio Pisa), Gaetano Bonaccorso (Questore di Pisa), Virgilio Russo (Polizia di Stato), Leonardo Degl’Innocenti (Magistrato), Miriam Pamela Romano (Magistrato), Daniele Santagati (Rappresentante regionale Rete Nazionale Istituti Alberghieri), Gianna Gabbriellini (Psicologa).
“Troppo spesso i pubblici esercizi vengono dipinti come luoghi pericolosi – sottolinea la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe – Confcommercio, Valentina Picca Bianchi. Luoghi nei quali si pensa che sia lecito fare avances spinte alle ragazze che servono ai tavoli, o nei quali un sorriso in più fatto da una donna che lavora dietro a un bancone viene subito male interpretato. Luoghi in cui si lavora fino a notte fonda e, spesso le donne, titolari o dipendenti che siano, chiudono le saracinesche rimanendo sole nelle città ormai quasi deserte. Noi vogliamo ribaltare questo stereotipo e rafforzare i nostri locali in presìdi di legalità e di sicurezza, nonché, creare una rete per promuovere e diffondere la cultura di genere. Per le dipendenti, le clienti e le titolari di aziende. E il primo passo per prevenire la violenza è quello di riconoscere i segnali di pericolo. Grazie al supporto della Polizia di Stato, insegneremo sia alle donne sia agli uomini a riconoscere questi segnali e insegneremo loro come reagire”.
“Risolvere il problema della sicurezza è fondamentale per ripartire e l’evento di questa mattina è importantissimo sotto questa luce” – ha rilanciato il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi – “come Confcommercio vogliamo fare la nostra parte per essere protagonisti di questa rinascita, e insieme trovare le giuste soluzioni collaborando a fianco delle istituzioni”.
“Pisa è la prima città d’Italia a sottoscrivere questo protocollo che ci impegna alla tutela e alla salvaguardia delle donne, dando una risposta forte, coinvolgendo la rete dei 350 mila pubblici esercizi su tutto il territorio nazionale, in una alleanza strutturata con le forze dell’ordine” – ha sottolineato Aldo Cursano, Vicepresidente Vicario Fipe-Confcommercio.
“Ringrazio la Confcommercio e la FIPE – Gruppo donne imprenditrici per aver fatto sì che Pisa sia una delle venti città in Italia in cui parte il progetto “sicurezza vera”, un’importante forma di collaborazione fra i commercianti, gli imprenditori e le forze dell’ordine, in particolare con la Direzione Anticrimine della Polizia di Stato” – queste le parole del sindaco di Pisa Michele Conti: “La sicurezza partecipata è un modello fondamentale per le città e i cittadini, a Pisa lo dimostrano altre esperienze già avviate: penso soprattutto allo Sguardo di Vicinato, un importante strumento, validato anche dal Ministero dell’Interno. Si è rivelato un’utile forma di collaborazione e di sinergia fra cittadini e forze di polizia che fa registrare un innalzamento del livello di sicurezza in città e nella Provincia di Pisa. Oggi grazie all’impegno di Confcommercio, che dimostra l’importanza e l’utilità dei corpi intermedi nella nostra società, prende il via questa nuova campagna in cui i pubblici esercizi diventano dei presidi territoriali in cui informare, sensibilizzare e prevenire gli atti di violenza verso le donne. L’Amministrazione Comunale garantisce la propria convinta adesione e il supporto all’iniziativa, perché la sicurezza è un bene comune che va tutelato tutti insieme”
“Legalità e sicurezza costituiscono i requisiti imprescindibili per l’attività economica” – ha ricordato il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo: “Il tema è delicato e la nostra provincia non è esente dai fenomeni di femminicidio. L’attenzione del ministero su questo tema è elevatissima, sul piano dell’ascolto, della prevenzione, del contrasto e questa iniziativa merita i nostri più vivi apprezzamenti alla Confcommercio e alla stessa Questura”.
“Sono molto contento di questo accordo, testimonianza di unità di intenti e collaborazione di tutti gli attori che a diverso titolo siedono al tavolo della sicurezza” – ha dichiarato il Questore Gaetano Bonaccorso – invitando “a cambiare prospettiva dall’autore del reato alle vittime nei fenomeni di violenza sulle donne”.
“Le intenzioni sono serie e seguiremo molto da vicino questo progetto, con tutta una serie di strumenti atti a diffondere la #sicurezzavera. Vera è un nome di donna, Vera è ognuna di noi, una donna libera e sicura di se che necessita protezione” – ha concluso la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici Fipe ConfcommercioPisa Daniela Petraglia.