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È stata inaugurata la statua del delfino nel parco di via Turati dedicato a Mattia Filippi nella frazione di Metato. Alla presenza di alcune classi della vicina scuola primaria “Cesare Battisti”, delle insegnanti, dell’assessora comunale all’istruzione Lara Ceccarelli e dei restauratori Giulia Buitoni e Paolo Lavagno, è stata scoperta la targa commemorativa dedicata al giovane scomparso tragicamente durante un torneo di calcio nel 2001 a soli tredici anni. Così come a lui è dedicata quest’area a verde di via Turati, che negli ultimi mesi ha subìto una serie di interventi che hanno permesso di vederla completamente restituita ai cittadini. Hanno partecipato anche sei alunni con la recita di alcune poesie dedicate all’iniziativa.
“È un momento molto emozionante per la nostra comunità – commenta l’assessora all’istruzione Lara Ceccarelli -. Con il restauro di questa statua, per il quale ringrazio gli artisti, che hanno fatto uno splendido lavoro, riprendiamo idealmente il filo del senso originale di questo parco a tema aria, acqua, terra e fuoco: il delfino, nelle intenzioni dei bambini dell’epoca, tra cui Mattia Filippi, simboleggiava l’acqua. Restaurarlo e ridargli la propria funzione originaria lo riteniamo doveroso per il ricordo di Mattia e per sensibilizzare i bambini che ci giocheranno al tema dell’ambiente, mai così importante come oggi. Per la riqualificazione dei giochi esistenti, l’installazione di altri due nuovi e la costruzione della staccionata intorno all’area ringrazio la Fondazione Pisa: abbiamo deciso di dedicare a questo parco le risorse della Fondazione per renderlo completamente sicuro e fruibile dopo tanto tempo”.
“Non appena si è presentata l’occasione, abbiamo deciso di ridare dignità e decoro a quest’area a verde di via Turati a Metato, il parco dedicato alla memoria di Mattia Filippi – conclude il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio -. Lui non sarà mai dimenticato dalla nostra comunità, questo è certo, e un grande merito va al progetto Il Cerchio di Mattia, protagonista ogni anno del premio Domenico Marco Verdigi e che vede in campo, tra gli altri, la Pubblica Assistenza: ne approfitto per ringraziare tutti loro per l’impegno, soprattutto in questo periodo delicato. Grazie ai restauratori, ad alunni e insegnanti e alla Fondazione Pisa per esserci sempre: il suo rapporto con il nostro Comune è solido e riguarda non solo grandi progetti come Le Vele, l’Isola dei Girasoli, la Fondazione Dopo di noi e la Fondazione Pisana per la Scienza, ma anche progetti in apparenza ‘piccoli’ come un parco giochi per bambini, che si rivela essere estremamente importante per la loro qualità della vita, che trova il suo senso nel gioco e nella condivisione”.
La storia del parco.Le due classi terze e le due classi quarte della scuola primaria “Cesare Battisti” di Metato risultarono vincitrici di un concorso organizzato da Coop per l’anno scolastico 1996/1997: “Da bambino farò un parco, da grande farò un mondo migliore”. Questo concorso prevedeva, come da titolo, la trasformazione di un’area a verde del proprio comune in un parco a tema. Il tema in questione era “terra, aria, acqua e fuoco”. Mattia Filippi frequentava proprio una delle classi vincitrici e partecipò attivamente all’ideazione dei simboli rappresentativi del tema. Il parco fu inaugurato poco dopo la scomparsa di Mattia, nei primissimi anni Duemila, e si decise di dedicarlo alla sua memoria. Nel corso degli anni, del progetto originale rimase solamente il delfino, costruito su un calco fatto dai bambini della scuola e ricavato da un loro modello in cartapesta. Fino alla decisione dell’amministrazione comunale – con il contributo della Fondazione Pisa – di sistemare definitivamente il parco con l’installazione di due giochi a molla, la riqualificazione dello scivolo con torretta già esistente, e il restauro, appunto, della statua del delfino, che tornerà a funzionare anche come fontana pubblica: la statua è in microcemento e resina e potrà essere attivata come fontana tramite una struttura che gli artisti hanno realizzato ex novo in pvc: una “medusafiore”, come la definiscono, utile a ospitare il meccanismo che consentirà, tramite pulsante, di erogare acqua potabile dalla bocca del delfino.