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Verrà inaugurata Sabato 13 ottobre alle ore 10.30 la cappella di Santo Stefano in Sardina. La località che è la più a Nord del comune di Calcinaia porta un nome, assai singolare ma nulla ha a che vedere con il piccolo pesce, è infatti la corruzione del termine “Saldino” che significa piccolo “saldo” di terra.
La cappella le cui origini risalgono all’XI secolo, si presenta attualmente in forme barocche. Prima della rettifica del corso del fiume Arno (1560) che lambiva con un’ampia ansa oggi scomparsa il vicino castello di Bientina, la chiesetta si trovava in prossimità delle rive del fiume e di un guado di attraversamento. La chiesetta, rimasta per molti anni in mano a privati nel degrado e nell’abbandono ed è tornata finalmente al suo antico splendore dopo un restauro di circa tre anni condotto per volontà dell’Amministazione Comunale di Calcinaia.
I lavori sono stati diretti dall’architetto Jacopo Fedele Donati ed eseguiti dall’impresa Bianchi Sergio. All’interno non sono mancate le scoperte, è stato infatti possibile recuperare gli antichi colori che erano rimasti occultati per quasi cento anni dalla vernice di colore bianco che li copriva.
Sopra l’altare si conserva una tela, opera di Gaetano Maria Franchi del 1767 che ritrae il beato Arcangelo Canetoli, il beato era membro dell’ordine dei Canonici Lateranensi che avevano un loro monastero a Nicosia presso Calci e possedettero le terre di Sardina dal XV secolo fino al 1780. Alla loro iniziativa si deve la riedificazione della cappella nelle forme attuali. Si era persa ogni memoria, invece, dell’identità del soggetto del quadro che, prima dell’intervento di restauro condotto dalla restauratrice d’arte Maria Teresa Leotta, si presentava molto deteriorato e sporco. Il nome del beato è stato identificato grazie alla ricerca storica condotta dall’architetto e consigliere comunale Christian Ristori che è stata il filo conduttore dello svolgimento dei lavori di recupero dell’edificio nel pieno rispetto della sua identità. Grazie ai saggi stratigrafici le pareti esterne dell’oratorio sono state riportate al loro vivace color rosa pesco che contraddistingueva il progetto originario, pensato con molta probabilità da Nicola Stassi, ingegnere pisano che elaborò la nuova facciata della Certosa di Calci.
Adesso tutto è pronto! Si attende solo il taglio del nastro che avverrà il prossimo Sabato 13 Ottobre alle 10.30 e al quale è invitata ovviamente a partecipare tutta la cittadinanza. Alla cerimonia interverranno il Sindaco di Calcinaia, Lucia Ciampi, i soprintendenti ing. Gino Cenci e dott.ssa Maria Grazia Ristori che hanno seguito lo svolgimento dei lavori per conto della Soprintendenza.
Saranno presenti anche i titolari delle ditte che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: AF Machinery, Centro Torretta White, Carrozzeria Tiglio e Birindelli Auto, quest’ultima azienda ha finanziato il restauro della tela in memoria di Giacomo Corsi.
L’antico inginocchiatoio è stato invece riportato al suo splendore grazie al Rione La Navedella regata di Santa Ubaldesca. Alla fine della cerimonia il pievano di Calcinaia don Roberto Fontana impartirà la benedizione. In caso di maltempo l’evento si svolgerà presso la Sala Don Angelo Orsini in piazza indipendenza con successiva visita alla cappella.
La cappella dopo l’inaugurazione sarà di nuovo visitabile gratuitamente nel pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30 e i membri dell’associazione Mater Cultura accoglieranno i visitatori per illustrare a tutti il piccolo oratorio tornato a nuova vita.