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Regione Toscana, Ristori Covid: aperto il bando per le aziende dello svago e del divertimento

Al via anche il bando ristori per l’industria dello svago, penalizzata
dall’emergenza sanitaria Covid e da lockdown e restrizioni imposti nel
2020: ovvero organizzatori di convegni, fiere ed eventi (matrimoni compresi
e dunque anche l’indotto, dai fotografi ai fiorai), spettacoli viaggianti e
attività sportiva, ma anche cartolerie e negozi di articoli per feste,
service, discoteche, sale da ballo, night-club e simili, parchi di
divertimento, parchi a tema e attività di intrattenimento. Anche per
queste categorie il ristoro sarà di 2500 euro e l’aiuto, a fondo perduto,
sarà concesso a chi abbia visto un calo di fatturato o corrispettivi di
almeno il 30 per cento, da gennaio a dicembre 2020, rispetto agli stessi
mesi del 2019. La Regione ha messo a disposizione 2 milioni e 730 mila
euro.

Il bando, già annunciato ad aprile dall’assessore all’economia Leonardo
Marras e parte di un pacchetto complessivo da 25 milioni di euro
<https://www.toscana-notizie.it/web/toscana-notizie/-/covid-19-bandi-per-nuovi-ristori-25-milioni-di-euro-a-disposizione-per-tutta-la-toscana%C2%A0>
per più categorie, è pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana
(https://www.sviluppo.toscana.it/svago
), società in house della Regione: le domande potranno essere inoltrate dal 19 maggio, fino alle 17 del 3 giugno. Non occorre affrettarsi,
perché non sarà un click day: la graduatoria sarà ordinata in base al
calo percentuale del fatturato o degli scontrini emessi nel 2020 rispetto
al 2019.

Se l’azienda è nata nel 2019 si confronteranno con il 2020 solo i mesi in
cui è stata in attività.

Se invece fosse stata costituita nel 2020, il contributo non terrà conto
delle perdite (che non possono essere quantificabili) ma sarà erogato in
base ai mesi in cui l’attività risulti attiva. Se lo è stata per tutto
l’anno il ristoro sarà a quel punto quello massimo, 2500 euro: se ha
operato invece, ad esempio, solo da luglio a dicembre, il contributo sarà
di 1.250. Nel caso però di imprese nate nel 2020, ma a seguito di
conferimento o cessione, si confronterà il fatturato con quello delle
aziende preesistenti.

Per beneficiare del ristoro – rivolto a micro, piccole e medie imprese o
professionisti – occorre essere iscritti alla Camera di commercio ed
operare in Toscana, non risultare in stato di fallimento o liquidazione,
essere tuttora in attività e in regola con gli obblighi contributivi
quanto a previdenza ed oneri assicurativi (oppure essere in possesso di
crediti certi nei confronti di pubbliche amministrazioni). Facile la
compilazione dei modelli, per cui non ci sarà necessità di essere seguiti
da un professionista per farlo.

Con le risorse a disposizione potranno essere erogati 1092 contributi di
ammontare massimo: nel dettaglio un milione è destinato a palestre ed
attività sportive, 230 mila euro per le attività di spettacolo viaggiante
e 1 milione e 500 mila euro per tutte le altre attività ricomprese nel
bando.