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Dopo il rammarico per la soppressione dello Sportello al Consumatore, la sezione cascinese di Fratelli d’Italia si rallegra del fatto che due importanti azioni della passata amministrazione targati proprio Fratelli d’Italia siano portati avanti dal Partito Democratico. Stiamo parlando del “bonus bebè” e delle “Assemblee cittadine” camuffate da “tour di ascolto”.
Leggiamo con piacere dalla rassegna stampa locale che questi due importanti dispositivi non sono caduti sotto la scure del non prioritario, come purtroppo accaduto allo Sportello al Consumatore. Anzi, hanno trovato in questa nuova amministrazione un legame di continuità con la precedente. Ricordiamo difatti che il bonus bebè, presentato da Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale di Cascina con una mozione datata 12 luglio 2019, è una storica battaglia del Partito di Giorgia Meloni portata in auge dall’attuale Consigliere Regionale Diego Petrucci e replicata in seguito nelle varie amministrazioni toscane a guida centro destra. Bene quindi vedere che il PD in questo caso mette in un angolo lo spirito di fazione e porta avanti una nostra battaglia storica.
Benino invece per il confronto con la cittadinanza: il PD cade proprio là dove immaginava volessero parare i proponenti (Fratelli d’Italia). In fase di dibattito consiliare, infatti, il PD lasciò intendere che le “Assemblee Cittadine “ (presentate il 5 Febbraio 2019) potessero divenire uno strumento di propaganda per quei partiti che non disponevano di spazi propri.
Ironia della sorte, è invece quello che ha fatto il PD; usare il confronto con i cittadini per propaganda partitica. Mentre la nostra mozione dette vita ad uno strumento (ancora in vigore!) senza bandiere di partito — e del quale tutte le forze politiche facevano parte — il PD “privatizza” la funzione pubblica senza neanche coinvolgere gli alleati di governo (cosa che avrebbe dato all’evento una luce più inclusiva e rappresentativa della pubblica amministrazione ) in quello che dovrebbe essere uno strumento “di consultazione popolare e di incontro tra cittadinanza e pubblica amministrazione, al fine di informare i cittadini e di ricevere dagli stessi segnalazioni e proposte” (questo un estratto del Regolamento delle Assemblee Cittadine approvato dal Consiglio Comunale nel 2019 ).
Adesso ci aspettiamo che il PD ripensi al grave errore commesso un mese fa — ovvero la chiusura dello Sportello al Consumatore — riaffidando, con una manifestazione di interesse, questo servizio utile ai cittadini consumatori!