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Dalla collaborazione UNIPI e INTEL nasce Simu5G, il primo simulatore 5G Open-Source che funziona in tempo reale

Simu5G è stato pubblicato ad aprile dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Totalmente libero e gratuito, permette la simulazione di una rete 5G a imprese e università.

Da un progetto congiunto di INTEL e del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo Pisano nasce Simu5G, il primo simulatore di rete 5G Open-Source che funziona in real-time, liberamente scaricabile dal sito www.simu5g.org.

Simu5G simula lo standard della rete cellulare di quinta generazione, il cosiddetto 5G, che consente comunicazioni ultra veloci e interazioni in tempo reale di un numero elevato di dispositivi connessi, da computer e telefoni fino a oggetti, come robot al lavoro nelle moderne industrie e veicoli autonomi, abilitando applicazioni avanzate proprie dell’Internet of Things.

“Simu5G nasce nei nostri laboratori grazie a una collaborazione con INTEL, che ha poi rilasciato il prodotto all’Università di Pisa. A nostra volta, abbiamo deciso di renderlo pubblico, gratuito e a disposizione i tutti, sia aziende che enti di ricerca, proprio perché ne comprendiamo le potenzialità in termini di supporto ai processi di innovazione e digitalizzazione necessari al nostro paese”, spiega Giovanni Stea, autore del simulatore assieme a Giovanni Nardini e Antonio Virdis, tutti in forza al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo pisano.

I moderni settori industriali hanno e avranno in futuro la necessità di spostare quote crescenti delle proprie attività sulle reti di nuova generazione grazie alla garanzia della velocità di trasferimento dati e alla possibilità di gestire un gran numero di dispositivi connessi contemporaneamente. Tuttavia, lo stato di diffusione delle reti 5G in Europa è ancora notevolmente ridotto, con appena 779 utenti 5G ogni 100.000 abitanti secondo i dati del novembre 2020. Come progettare quindi sistemi efficaci basati su un’infrastruttura ancora poco diffusa? Ecco quindi l’idea di un simulatore.

“Il nostro simulatore può emulare la rete 5G in tempo reale – continua Stea – Questo lo rende utile per sviluppare velocemente prototipi e dimostratori di applicazioni distribuite, per esempio la comunicazione tra veicoli autonomi con intelligenza basata su Cloud o Edge Computing. Per un’azienda che volesse fare questi progetti mettere in piedi l’infrastruttura necessaria sarebbe un’operazione molto costosa. Con Simu5G è invece possibile ottenere velocemente e a costo zero una valutazione delle prestazioni attendibile dell’intero sistema.”

Simu5G sarà impiegato anche in progetti europei altamente innovativi e di frontiera come Hexa-X, che coinvolge sia l’Università di Pisa che Intel sullo sviluppo del 6G, e FED-XAI (Federated and eXplainable Artificial Intelligence).

La collaborazione con Intel ha portato all’integrazione di OpenNESS con Simu5G. OpenNESS è un software Intel di edge computing che aiuta gli sviluppatori a integrare e gestire applicazioni ad alte prestazioni nell’edge con un’agilità simile al cloud. Ora gli sviluppatori di applicazioni 5G possono installare ed eseguire Simu5G come emulatore in tempo reale e connettere un terminale ad OpenNESS attraverso Simu5G per testare applicazioni che richiedono la bassa latenza e la larghezza di banda elevata del 5G.

“La collaborazione con l’Università di Pisa per Simu5G è significativa in quanto fornisce alle aziende gli strumenti per simulare reti 5G – ha affermato Renu Navale, VP e GM nel Network Platform Group di Intel – L’integrazione di OpenNESS con Simu5G consente agli sviluppatori di sfruttare il simulatore per testare casi d’uso e funzionalità di Multi-access Edge Computing in modo trasparente”.