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“I dati della situazione emergenziale che stiamo vivendo vengono comunicati ogni giorno ai capigruppo delle forze politiche comunali, oltre a dare report aggiornati nelle sedi dei consiglio comunali. Si tratta non di una mera comunicazione ma bensì di un rapporto di scambio continuo con i consiglieri e i gruppi, che ha l’obiettivo di tenerli costantemente aggiornati sull’evolversi della situazione”. Il sindaco Simone Giglioli replica alle accuse della capogruppo di Cambiamenti Manola Guazzini. “Lo screening di massa è uno strumento su base volontaria che va attivato territorialmente, di concerto con la Asl, pur essendo consapevoli che non è il solo e il più efficace mezzo attraverso cui far fronte all’emergenza ed è pensato per Comuni più piccoli delle dimensioni di San Miniato, basti pensare all’esperienza di Bientina, un Comune che ha circa un terzo della popolazione di San Miniato, e che con lo screening ha ottenuto solo il 20% di adesioni, confermando quanto sia difficoltoso far passare questo messaggio ai cittadini”. E prosegue chiarendo anche la sua posizione in merito ai vaccini. “Dopo l’annuncio del via libera ad AstraZeneca anche in Toscana, sono consapevole che adesso è il momento di cambiare passo e di puntare ad una distribuzione capillare dei vaccini. Tuttavia non esiste un piano vaccinale comunale, come Enti siamo a disposizione della Regione per tutto ciò che riguarda la logistica, attivandoci per il reperimento di spazi per le vaccinazioni di massa, e restando a disposizione dei cittadini per fornire tutte le informazioni necessarie. Inoltre siamo in contatto con i medici di base che stanno somministrando le dosi agli over 80 – precisa il sindaco -. Secondo la Regione, la capacità possibile della nostra macchina organizzativa è di un milione di vaccini al mese, per questo diventa fondamentale che i Comuni si mettano in moto per reperire spazi ed essere pronti quando arriveranno le dosi, come stiamo facendo a San Miniato”. Per quanto riguarda i controlli, dal passaggio in zona rossa sono stati intensificati. “Grazie ad un lavoro di concerto con le forze dell’ordine che, colgo l’occasione per ringraziare di nuovo, stiamo effettuando controlli sia nei giorni feriali, sia nel weekend, in tutte le zone ‘sensibili’ del nostro territorio – precisa il sindaco -. Penso sia l’ora di farla finita di strumentalizzare questa situazione diffondendo false notizie come quella che non ci sono abbastanza controlli, perché è una bugia. E’ fondamentale che prevalga il senso civico perché non c’è controllo che tenga se questo viene meno. Ricordo alla consigliera Guazzini che, per fortuna, non viviamo in uno Stato di polizia e che, nonostante i nostri controlli, molto dipende dai comportamenti che i cittadini assumono: il maggior numero dei contagi, purtroppo, avvengono in contesti privati come pranzi in famiglia, visite a parenti e così via. Si tratta di situazioni private che ci è impossibile controllare perché, in larga maggioranza, avvengono tra le mura domestiche e ce ne accorgiamo quando, nell’elenco dei positivi rileviamo quotidianamente interi nuclei familiari. Purtroppo, rispetto al primo lockdown le occasioni per uscire di casa sono molte di più e questo non aiuta – e conclude -. Al di là degli slogan politici tesi solo a riconquistare un po’ di quella visibilità ormai perduta, credo sia importante rispettare le regole e il vero deterrente è proprio quello della zona rossa, con tutte le restrizioni del caso, seppur spiacevoli, un’azione da svolgere in accordo con i Comuni limitrofi e la Regione, senza fughe in avanti o tentativi di andare da soli, facendo di testa propria. L’amministrazione sta lavorando assiduamente affinché questa eccezionale situazione venga gestita con grande senso civico, aiutando i cittadini e stando a contatto con i bisogni reali della gente, perché questo è il nostro ruolo. Le vetrine le lasciamo agli altri, noi abbiamo da fare”.