Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Dopo il rimboschimento si passa ai lavori sui camminamenti per la spiaggia. Cronoprogramma stabilito per salvaguardare la biodiversità nel momento più delicato del ciclo vitale: la riproduzione
Dal tritone crestato al caprimulgo europeo: la fauna che caratterizza l’ecosistema
Arriva marzo nella Macchia Lucchese e la natura si risveglia. Per le specie tipiche della zona inizia uno dei momenti chiave del ciclo della vita: la riproduzione. Il caprimulgo europeo, per esempio, è uno degli uccelli più caratteristici del nostro territorio e solo i più attenti ed esperti riescono ad ammirarlo date le sue capacità mimetiche. Comunemente noto come ‘succiacapre’, è lungo tra i 25 ed i 30 centimetri, di colore grigio-bruno, con striature chiare e chiazze scure, ali lunghe e strette, testa piatta e corta ed un becco molto largo. Ma non disturbatelo in questo periodo: la sua nidificazione è molto delicata perché avviene a terra.
Anche la fauna anfibia è molto particolare e quest’anno troverà un terreno ancora più fertile per la riproduzione. Le piogge abbondanti di questi mesi infatti hanno mostrato la Macchia Lucchese in tutto il suo fascino di bosco allagato: come sulla spiaggia l’alternanza di rilievi e depressioni formano le dune, nell’area retrostante fanno nascere l’area umida, un ecosistema tipico del Parco e protetto dalla convenzione internazionale Ramsar. Così se pini e lecci crescono nelle porzioni asciutte, nell’acqua si trovano frassini, ontani, pioppi. Qui vivono la raganella ed il tritone crestato: quest’ultimo nel periodo riproduttivo cambia livrea ed entra in fase acquatica. Il colore di fondo diventa più chiaro aumentando il contrasto con le macchie dorsali, i maschi esibiscono una cresta dentata funzionale al corteggiamento, e la striatura bianca ai lati della coda si presenta molto più brillante.
Per salvaguardare la biodiversità e non disturbare questi delicati meccanismi di riproduzione, il Parco ha programmato i suoi interventi nel bosco nel periodo autunnale e invernale: sono infatti terminati i lavori di rimozione dei pini secchi (uccisi dal Matsucoccus) e di rimboschimento con 3400 alberi nella porzione di pineta di 13 ettari data in concessione dal Comune di Viareggio (proprietario di tutta l’area) all’Ente Parco. I progetti di riqualificazione non finiscono qui: a breve partirà il restauro degli otto camminamenti in legno che portano alla spiaggia della Lecciona, con un’attenzione alla accessibilità per le persone diversamente abili e promuovendo sempre di più l’utilizzo dei sentieri segnati per proteggere la delicata fauna dell’ecosistema dunale come il fratino. Quando finirà il periodo di riproduzione nel bosco, tra luglio e agosto, potranno ripartire le operazioni in pineta: anche il Comune di Viareggio, in collaborazione con il Parco e sulla scorta dell’intervento già eseguito dall’Ente, rimuoverà i pini secchi e ripiantumerà nell’area di sua competenza.