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Peccioli, smart-working fa rima con socialità

Nello sconvolgimento generale portato dal Covid-19, abbiamo tutti dovuto ripensare abitudini, movimenti e spazi. Il forzato distanziamento sociale ci ha portati, grazie alla tecnologia, a un’obbligata vicinanza virtuale che ha disegnato un nuovo stile di vita fatto di lavoro smart, didattica a distanza, riunioni in conference call, spettacoli in streaming, formazione in webinar, festeggiamenti in videochiamata. Un nuovo stile di vita che ci ha portati inevitabilmente a sovrapporre e intrecciare lo spazio privato con quello pubblico del lavoro e dello svago. In questi mesi, la casa è stata sempre meno il luogo dell’intimità e sempre più qualcosa di diverso: all’occorrenza, si è adattata a sala riunioni, ufficio, aula scolastica, cinema, teatro o palestra personali. La pandemia ci ha portati d’un colpo dall’avere poco tempo e tanto spazio – compresa la possibilità di spostarci ovunque volessimo velocemente –, all’avere tanto tempo e poco spazio. Chi vive in periferia o in campagna, in piccoli paesi in cui resiste il senso di comunità e in abitazioni con ampie stanze e magari anche con un giardino, ha sofferto meno questa sovrapposizione di usi degli spazi e questa dilatazione e uniformazione del tempo che è diventato insieme abitativo, lavorativo e libero.

Come Amministrazione Pubblica abbiamo il compito di assecondare questa importante svolta tecnologica che è lo smart working, considerando le tante ricadute positive che esso ha e l’uso massivo che molte aziende ne stanno facendo; ma al contempo dobbiamo anche cercare di contenere le conseguenze più negative che questa modalità di lavoro si porta dietro, prima fra tutte l’inevitabile riduzione della socialità per come l’abbiamo sempre vissuta. Per far ciò, è nostra intenzione allestire alcune postazioni separate fra loro, ad uso singolo, provviste di impianti di ricambio d’aria e dotate di connessione Internet in fibra ottica all’interno dei locali dell’Incubatore d’impresa a Peccioli Bassa. Una sorta di box attrezzati da assegnare gratuitamente attraverso un bando ai residenti in zona che devono lavorare in smart working, ma magari non hanno spazi adeguati a casa.

L’obiettivo è di supportare la digitalizzazione accelerata dal Covid, ma anche di ricreare altrove – pur restando a pochi chilometri da casa – uno spaccato di vita sociale, una identità lavorativa territoriale in cui magari in futuro poter creare spazi di interazione come sale break o mense, salvando così l’importanza delle relazioni umane e andando in contro a chi ha difficoltà logistiche e tecnologiche a lavorare all’interno della propria abitazione.

Nelle prossime settimane verranno allestite le prime 8 postazioni, ma in base al numero delle richieste che giungeranno, l’Amministrazione Comunale è pronta ad aumentare tali spazi. I termini e le modalità per poter usufruire di tali postazioni saranno comunicati dal Comune di Peccioli attraverso i propri canali istituzionali una volta che la predisposizione degli spazi suddetti sarà ultimata.