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L’attività amministrativa, la polemica e il voto: il punto di Michelangelo Betti

Questo inizio di mandato è stato caratterizzato dall’impegno degli amministratori nel contrasto al Covid-19 e per alcune tirate piuttosto offensive dell’ex vicesindaco facente funzione, oggi consigliere civico e nel 2016 eletto con la Lega. Abbiamo, ovviamente, il massimo rispetto per tutti i rappresentanti dei cittadini. Forse sarebbe bene che lo stesso criterio ispirasse il consigliere Dario Rollo. Soprattutto per lui stesso, che rischia altrimenti di apparire a disagio col responso delle urne come quasi un Donald Trump locale.

Nell’ultimo mese, o poco più, il consigliere pare infatti aver scelto di spazzare via ogni traccia del profilo istituzionale che, con qualche difficoltà e con diverse sbavature, aveva dovuto tenere per svolgere il ruolo di sindaco che, in parte fortunosamente, si era trovato a rivestire. Peraltro, ribaltando i ruoli, ritiene che un sindaco possa cercare visibilità criticando un consigliere di minoranza. Il tema è che, forse non avendo grandi contenuti, ritiene di poter guadagnare visibilità alzando i toni. Nell’ultima uscita prova a dimostrare che un debito fuori bilancio non dipende dagli amministratori (si parla di lui), mentre in genere è solito sostenere che ogni vecchio debito fuori bilancio dipende dagli amministratori (gli altri).

Soprattutto però il consigliere di minoranza ha definito i rappresentanti di un’amministrazione che ha raggiunto quasi il 60% dei consensi come “falsi e incompetenti”. Rollo ha anche scelto espressioni come “sindaco e giunta bugiarda” o considerato che la maggioranza abbia adottato “metodi goffi” per “nascondere le proprie incapacità”. Sul primo cittadino si è spinto fino a individuare una “totale inconsistenza e incapacità amministrativa” ed è anche arrivato a offendere gli elettori, scrivendo che il sindaco è “una scelta delle segreterie partitiche”, dimenticando che c’è stato un voto in cui sono stato scelto come primo cittadino da oltre 11mila cascinesi.

Il consigliere non considera infatti che in democrazia il consenso conta e il voto vale come giudizio su chi si propone e su chi riveste cariche. A settembre, già al primo turno, la coalizione di centrosinistra ha ottenuto più preferenze di Susanna Ceccardi al ballottaggio 2016. Nel primo turno 2020 Rollo, da sindaco uscente, ha invece faticosamente superato duemila voti, circa un quarto di quelli necessari per raggiungere il ballottaggio. Come si dice: i cittadini si sono espressi.