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Intervento dell’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani
“Si è appena chiuso quello che molto probabilmente verrà ricordato e guardato dai posteri come il peggiore della storia della nostra Repubblica, accomunata in questo alle sorti del mondo intero. Fortunatamente stiamo per togliere dalle nostre pareti un calendario che vorremmo dimenticare; sfortunatamente, l’anno che sta per iniziare si prospetta ancora ben lungi dall’offrirci la tanto attesa luce in fondo al tunnel, per lo meno nei primi mesi.
Non è stato affatto facile svolgere il mio compito nel 2020; assessore alla cultura in un anno in cui la cultura come entità astratta è stata considerata come essenza residuale, di fronte ad un emergenza sanitaria, sociale ed economica che ci ha costretti a vivere nella totale incertezza e con orizzonti e prospettive che mutavano di giorno in giorno impedendo qualsiasi pianificazione, soprattutto in un settore che vive esclusivamente per promuovere scambi, condivisioni, rapporti umani ed intellettuali.
Ma quel che ha reso le cose ancor più drammatiche è il fatto che la “cultura” non è solo un entità astratta; è un settore economico, nutre un tessuto sociale enorme, è fatta di uomini e donne, che con il loro coraggio, perché di coraggio si deve parlare purtroppo, in una nazione come l’Italia, che della cultura a 360 gradi dovrebbe fare la propria priorità, ma che ancora non riesce a guardare a chi vive di arte come ad un lavoratore al pari degli altri.
Tutte queste persone che hanno avuto e hanno, appunto, il coraggio di non puntare al posto fisso, ma di rischiare la propria vita per regalare a tutti noi un film, una canzone, una piece teatrale, un quadro… si sono trovati quest’anno ancor più in difficoltà di sempre, ed ancora più in difficoltà degli altri. Questo è il ragionamento che ho seguito in tutto il 2020 nelle scelte che hanno guidato il mio operato.
Ho cercato di fare del mio meglio per aiutare in primo luogo gli artisti, per quel poco che avrei potuto fare, limitato e rallentato dalla burocrazia di sempre aggravata dalla nuova burocrazia “made in covid”.
Gli artisti professionisti in primo luogo, quelli che fanno fatica, perché troppo spesso vengono retribuiti “al nero”, a mettere in fila un numero sufficiente di “agibilità (ex) enpals”, le “marchette” per dirla con un termine popolare, che consentono loro di essere riconosciuti anche dal ministero e di concorrere agli eventuali “aiuti di stato”. 100 euro in mano alla fine della serata presi dall’incasso, arrivederci e grazie.
Sicuramente un metodo veloce, molto più veloce di quello usato da noi quest’anno, che purtroppo è stato sicuramente anche troppo lento, tanto da far andare fuori dai gangheri me per primo con tutta la catena di uffici attraverso i quali devono passare i fogli, in un percorso ad ostacoli, prima che la prestazione artistica si concretizzi in un bonifico sul conto.
Però oggi, io sono molto soddisfatto del lavoro svolto e delle scelte che ho fatto.
45 spettacoli per uno stanziamento totale di 98.000 euro. 65 artisti locali più 6 associazioni ed un coordinatore artistico che hanno ricevuto un compenso per la loro prestazione; tecnici, maestranze dello spettacolo tutto perfettamente (come è ovvio che sia) “regolare” sotto ogni profilo contributivo, sanitario, fiscale.
Un contest video che ha permesso ai 28 artisti professionisti pisani che hanno partecipato di ricevere 1.000 euro a testa (per un impegno totale dell’assessorato di 35.000 euro). 15.000 euro sono stati utilizzati per l’assegnazione di 4 premi per opere di artisti dedicate a Galileo in occasione della terza edizione delle giornate galileiane.
50.000 euro sono stati destinati alle associazioni culturali che svolgono un attività rivolta alla socialità ed alla crescita culturale della collettività; le 12 realtà risultate in regola con i requisiti tra le 15 che hanno fatto domanda riceveranno quasi 3 mensilità e mezzo di affitto ciascuna.
23.000 euro assegnati come contributi straordinari a 5 realtà che hanno garantito la continuità di iniziative consolidate per la nostra città anche nel 2020, senza contare i 100.000 erogati all’Internet Festival
114.000 euro destinati alle associazioni culturali come contributi ordinari (sui 28 richiedenti, 23 riceveranno il 100% di quanto richiesto e le altre 5 non meno del 75%) assegnati secondo criteri che premiassero la capacità di operare in contesto difficile come quello dell’anno trascorso, ma anche la disponibilità ad affiancare l’Amministrazione Comunale nel tentativo di aggiudicarsi il titolo di Capitale della Cultura 2022. E a proposito di quest’ultimo argomento, vorrei pronunciarmi in questa sede, a differenza di quanto fatto sino ad ora.
Il percorso intrapreso a partire dal novembre dello scorso anno è stato difficile, soprattutto perché la sfida che abbiamo deciso di accettare, rappresenta un progetto complesso, che ha richiesto la partecipazione in primo luogo delle tre università cittadine, del CNR, della Fondazione Pisa, dell’Opera della Primaziale, del Sistema museale e così via, nel grande sforzo di creare un sistema di collaborazione e sinergie crescenti tra tutte queste forze in campo, impresa non semplice, ma che ha dato grandi frutti.
Frutti che stanno maturando, e che prescindono dal risultato del concorso che ci ha visti (a mio avviso inspiegabilmente) ignorati; il meccanismo che si è messo in moto continua a funzionare; c’è un tavolo tecnico composto da membri degli enti sopraelencati ed altre realtà imprenditoriali del territorio che continua a lavorare; c’è stato un importante riconoscimento da parte della fondazione Pisa col finanziamento del progetto di rinascita del Bastione del Parlascio; Pisa è inoltre risultata aggiudicataria di un finanziamento ministeriale che permetterà la navigabilità dell’Arno; elementi questi ultimi due che rappresentavano il cuore del progetto di Pisa capitale della cultura.
All’interno delle giornate galileiane verrà sperimentato il primo percorso di visita della città guidato con contributi di realtà virtuale e realtà aumentata e dedicato al grande Galileo Galilei; dopo questo ne verranno creati moltissimi altri.
A breve sarà operativo il portale dedicato all’associazionismo ed agli artisti professionisti pisani, che efficienterà sia il palinsesto globale degli eventi cittadini e la sua fruizione dal pubblico pisano e forestiero, che l’assegnazione dei contributi comunali, che saranno parametrati sulla base di una oggettiva misurazione del gradimento degli eventi organizzati, ma anche sul rispetto delle regole, anche contributive da parte degli organizzatori.
Stiamo, infine, lavorando in modo serrato per creare i presupposti per rendere fruibile in modo semplice ed economico a chiunque presenti progetti validi tutto il patrimonio a disposizione del mio assessorato, (dalla Chiesa della Spina, alla Torre guelfa, agli arsenali repubblicani, al Giardino Scotto ecc.) sinora pressoché inutilizzato a causa dei soliti troppi paletti burocratici, e per offrire Il centro espositivo SMS come sede delle associazioni culturali virtuose della città.
Per tutto quanto sopra esplicitato, nonostante la tristezza di fondo che innegabilmente striscia nelle mie come credo nelle giornate di tutti, affronto la fine di questo anno con assoluto orgoglio per il lavoro svolto, e mi preparo ad un 2021 pieno di speranza, sia di uscire insieme a tutti voi da questa cappa che ci attanaglia, ma soprattutto di iniziare a preparare una rinascita che possa veder crescere tutti noi e soprattutto la nostra città.
Buon 2021”.