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“I cittadini si preparino ad un aumento delle tariffe e un ulteriore peggioramento del servizio rifiuti nei prossimi anni”. Questa è la denuncia di Dario Rollo, ex sindaco reggente di Cascina e attuale capogruppo della lista “Valori e Impegno Civico Dario Rollo” dopo l’assegnazione della gestione del servizio rifiuti, per i prossimi 15 anni, all’unica società di Retiambiente SpA in tutto l’ambito della Toscana Costa. Retiambiente è una società pubblica, composta da oltre 100 comuni delle province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno, che gestirà dal prossimo anno il servizio rifiuti. Questo per volontà della Regione che con una legge del lontano 2011 ha accorpato in tre grossi ambiti l’intera Toscana. A parere di Rollo, si farà la fine di quanto già successo con la gestione idrica e della sanità: aumenteranno i costi (a danno dei cittadini) e peggiorerà il servizio. Retiambiente infatti è una holding nella quale sono confluite sei società di gestione rifiuti nell’Ambito Toscana Costa (Geofor spa, Rea spa, Ersu spa, Ascot spa, Esa spa, Sea Ambiente spa) e ne confluiranno altre in futuro. E’ facilmente intuibile che le società del Gruppo siano tra esse collegate e che, gestioni “approssimative e poco oculate” da parte dei rispettivi amministratori, creano perdite che devono essere ripianate nel Gruppo. Il consigliere Rollo, da cittadino, condivide il disagio dei suoi concittadini sulla raccolta dei rifiuti ed è totalmente d’accordo con loro quando si lamentano per i disservizi e le inefficienze che riguardano il raccoglimento e lo smaltimento dell’immondizia. Diciamo la verità: i lavoratori dell’azienda non hanno alcuna responsabilità; anzi, sono loro i primi ad essere sempre disponibili ad intervenire e metterci la faccia con i cittadini e con l’amministrazione comunale. Il vero problema sono i vertici dell’azienda: le questioni delle inefficienze e della mala gestione dei servizi sono da ricercare proprio lì: nei vertici aziendali. E su questo non c’è destra o sinistra. Queste società pubbliche sono sempre più attente agli equilibri politici interni e sempre più lontane dai problemi della popolazione dei territori serviti. La tassa rifiuti pagata, per esempio, nonostante la riduzione di questi anni grazie ad obiettivi raggiunti dalla nostra comunità, non è in linea con il servizio attualmente offerto. Anche l’arrivo ai vertici dell’azienda di Geofor di un consigliere d’amministrazione direttamente indicato dalla Lega non ha prodotto alcun cambio di passo negli ultimi due anni. E’ di pochi giorni fa la notizia di un nuovo amministratore unico in Geofor. Nomina che definirei: “la restaurazione”. La politica altisonante delle segreterie regionali, provinciali e comunali, quella degli equilibri e del politicamente corretto ha prevalso ancora una volta. Una politica autoreferenziale blindata da un meccanismo perverso congeniato decenni orsono dalla sinistra ed avallato da finti oppositori, che impedisce, di fatto, alle amministrazioni locali di avere voce in capitolo sulla gestione del servizio e sui costi degli stessi. Retiambiente SpA ha ora un organico da riempiere con decine di dirigenti e funzionari. Numerosi comuni, di destra e di sinistra, hanno approvato le modifiche statutarie della società, permettendo di fatto l’avvio di Retiambiente. Approvazioni avvenute anche da parte di consigli comunali e amministratori che sono sempre stati contrari a questa operazione. Dove sono i rappresentanti politici che denunciavano questo sistema fallimentare? Dove sono coloro che sciorinavano lezioni dando soluzioni alla gestione dei rifiuti durante l’ultima campagna elettorale per la Regione? Faccio presente, invece, che il Comune di Cascina, ad oggi, grazie alla zelante solerzia dei propri abitanti, risulta essere uno dei comuni più virtuosi della regione per la raccolta differenziata con un rilevante e virtuoso dato del 81%. Cascina risulta inoltre essere uno dei maggiori contribuenti con una cifra di circa 6,5 milioni di euro annui versati nelle casse dell’azienda, ed avere in cambio, un pessimo servizio. Agli amministratori cascinesi consiglio di approfondire il piano industriale di Retiambiente e il piano straordinario rifiuti. Si accorgeranno che per Cascina e per i cascinesi sarà un “bagno di sangue” – conclude Rollo.