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Federica Pacini, iscritta al corso di laurea magistrale in Filologia e Storia dell’Antichità dell’Università di Pisa, ha vinto il premio come migliore studentessa Erasmus dell’Università di Losanna per l’anno accademico 2019/2020. La ragazza, 23 anni, originaria di Recanati, adesso laureanda a Pisa in Antropologia del Mondo Antico sotto la guida del professor Andrea Taddei, ha trascorso il primo anno della magistrale in Svizzera, da settembre 2019 a giugno 2020, distinguendosi per gli ottimi risultati ottenuti durante nei mesi di mobilità all’estero.
Già laureata alla triennale in Lettere antiche e membro del Laboratorio di Antropologia del Mondo Antico del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Federica Pacini è partita grazie al progetto SEMP, che permette agli studenti dell’Università di Pisa di trascorrere un periodo di studio in Svizzera. Losanna è un ateneo dove lo studio della letteratura greca e dell’antropologia del mondo antico hanno una storia importante: “Ho potuto seguire le lezioni di letteratura greca del professor David Bouvier, con il quale ho avuto per tutto l’anno la possibilità di dialogare sugli argomenti più disparati, non soltanto quelli riguardanti i suoi corsi, ma anche i miei specifici interessi di studio; da queste conversazioni sono nate tante idee, delle quali sto facendo tesoro per i miei studi e il mio lavoro di tesi”, spiega la studentessa.
Federica Pacini era a Losanna quando è arrivata la pandemia da Covid-19: “Affrontare l’emergenza durante l’Erasmus è stato meno difficile di quanto si possa pensare: prima di tutto perché la Svizzera non ha affrontato l’emergenza sanitaria con misure restrittive come quelle dell’Italia. Ho dovuto anch’io passare tanti mesi chiusa in casa, ma potevo comunque uscire per fare qualche passeggiata al lago. Tutti i corsi, inoltre, si sono svolti a distanza, ma il prestito bibliotecario è sempre rimasto attivo, perciò ho potuto continuare a studiare senza troppe difficoltà; questo è uno dei motivi che mi ha spinto a restare in Svizzera durante tutta la quarantena. Ne ho approfittato per migliorare il mio francese: ero partita da Pisa senza aver mai studiato la lingua, ma grazie ai corsi offerti dall’Università sono riuscita a impararla in breve tempo e con ottimi risultati”.
Il premio che ha ricevuto Federica fa parte dei premi che la Facoltà di Lettere attribuisce ogni anno alle tesi di laurea e di dottorato più degne di nota, al migliore studente in mobilità incoming e in mobilità outgoing che abbiano conseguito eccellenti risultati durante il soggiorno. Ad ogni vincitore viene assegnato un importo di 600 franchi. Ogni anno i premi vengono consegnati durante la cerimonia di apertura dell’anno accademico, che si svolge nel mese di settembre; quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata annullata.
Adesso Federica Pacini si sta concentrando sui corsi e sugli esami del secondo anno, per laurearsi a fine 2021 con un lavoro già avviato in occasione della triennale, in cui indaga la “Periegesi” di Pausania come fonte storico-religiosa, con particolare attenzione alla stratificazione del mito al suo interno.