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Si avvicina il ritorno a Pisa della locomotiva che per anni fu in servizio sui binari della linea Pisa-Pontedera prima e Pisa-Boccadarno poi. Si tratta della “Dante Alighieri”, in dotazione alle tranvie a vapore pisane. Venne costruita nel 1883 dalla tedesca Henshel e Sohn di Cassel e, verosimilmente, rimase in attività a Pisa fino agli anni ‘20 del Novecento. La Giunta Comunale, infatti, ha approvato lo schema di contratto di comodato con la società attualmente proprietaria, la Ferrato Davide sas di Padova.
«Ho potuto finalmente portare in Giunta la delibera di approvazione dell’atto di comodato gratuito della locomotiva – dice l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa –. Possiamo completare la Piazza delle Baleari a Marina con un elemento che darà un tocco retrò ad un luogo molto amato dai Marinesi. Sarà una bella soddisfazione andare di persona (covid permettendo) insieme all’assessore Pesciatini a ritirare la locomotiva».
Nell’ottobre del 2019 un sopralluogo a Padova di una delegazione comunale, con l’assessore Paolo Pesciatini, aveva potuto verificare che la locomotiva, custodita in un capannone privato, si trovava in buono stato di conservazione.
L’intendimento dell’Amministrazione prevede la sua collocazione in piazza delle Baleari a Marina di Pisa, recentemente riqualificata, per richiamare residenti e turisti all’antico percorso del “trammino” che, appunto, collegava il Litorale pisano con Pisa.
«È con grande soddisfazione – dice l’assessore al turismo Paolo Pesciatini – che riportiamo a Pisa la locomotiva che ho avuto modo di vedere a Padova lo scorso anno, grazie anche alla collaborazione che si è instaurata con la ditta Ferrato Davide che per tanti anni l’ha custodita, curata e conservata. Questo dimostra come gli imprenditori siano attenti a quelli che sono autentici valori. Un motivo in più di soddisfazione è che la “Dante Alighieri sarà a Pisa nel 2021, l’anno in cui cadono i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta: un altro modo, alternativo, da parte della nostra comunità».
Negli anni Venti del secolo scorso la locomotiva venne ceduta al servizio della ferrovia mineraria di Monterufoli, per poi finire sulla tranvia Bologna-Cento. Nel dopoguerra lavorò allo zuccherificio di Rieti e poi in Veneto, in uno zuccherificio della stessa proprietà. A metà degli anni ’80 finito il servizio è destinata alla demolizione ma finisce nelle mani dell’attuale proprietà e da allora è apparsa in qualche esposizione storica. La macchina pesa a vuoto circa 14 tonnellate, è lunga 6,7 metri e larga 2,65 metri. Con la ciminiera installata raggiunge oltre 3 metri di altezza da terra.