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Comune di Pisa, sostegno a due progetti umanitari in Nigeria e Namibia

Una mano tesa verso chi ha più bisogno, in particolare donne e bambini dei paesi più poveri. Il Comune di Pisa rafforza i rapporti di cooperazione internazionale attraverso un doppio accordo con una fondazione e un’associazione che si occupano di assistenza sociale ed emancipazione nei paesi in via di sviluppo.

«Nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo – ha commentato il vicesindaco con delega a Gemellaggi e Cooperazione Internazionale Raffaella Bonsangue – anche le amministrazioni locali, singolarmente o condividendo progetti comuni, possono dare il loro significativo contributo. Pisa non è da meno: da sempre impegnata in questo ambito, dal 2018 abbiamo intensificato il nostro impegno, nella consapevolezza di quanto sia necessario consolidare le relazioni  tra le diverse Nazioni per conseguire l’obiettivo comune della pace, della sicurezza e del benessere comune. La crescita sociale, culturale, economica ed istituzionale di paesi più fragili, nel rispetto di valori condivisi come la democrazia, la libertà, la tutela dell’ambiente e, soprattutto, della vita e della dignità umana, in molte realtà del mondo possono essere raggiunte solo con l’aiuto di altri soggetti della comunità internazionale, che, seppure in un momento di crisi pandemica ed economica, non possono restare sordi alle richieste che da quelle parti del mondo provengono, nella consapevolezza di rispondere non solo ad un dovere etico e morale, ma anche alla doverosa attenzione a situazioni critiche, potenziali fonti di destabilizzazione degli equilibri internazionali e minaccia alla sicurezza internazionale. I progetti in Namibia e Nigeria – ha concluso Raffaella Bonsangue – hanno una caratteristica comune: sono entrambi dedicati alle donne e ai loro bambini e questo ci ha reso ancora più convinti dell’opportunità per la Città e l’amministrazione comunale di Pisa di contribuire ad assicurare la tutela della loro sicurezza e un futuro migliore».

Nello specifico la convenzione siglata dal Comune impegna l’ente a sostenere la Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, nata nel 1947 per iniziativa di Padre Werenfried van Straaten per aiutare milioni di sfollati in fuga dopo la guerra e poi diffusa rapidamente in America Latina, Asia e Africa: oggi è presente con oltre seimila progetti in 146 Paesi del Mondo. In particolare il Comune di Pisa sosterrà un progetto attivo in Nigeria che si prende cura di migliaia di famiglie che soffrono a causa dell’organizzazione terroristica Boko Haram. Un’attività che si concentra in particolare sull’attenzione nei confronti delle donne nigeriane (e dei bambini in età scolare) attraverso laboratori per la formazione professionale nei settori della sartoria, delle calzature e della cucina, promuovendo processi di riabilitazione e integrazione sociale.

 L’altra convenzione siglata dal Comune di Pisa vede un impegno diretto con l’Associazione Ketuko Italia Onlus. Sempre nell’ottica di valorizzare ed incentivare le forme di volontariato, di associazionismo e di cooperazione nazionale ed internazionale, Pisa sostiene infatti il progetto “Centro Polivalente a Rundu”. Si tratta di un’azione umanitaria attiva in Namibia dal 2005 e che ha già ottenuto grandi risultati come la costruzione di un asilo autosufficiente dal punto di vista energetico, gestito dalle suore Benedettine di Oshikuku e frequentato da circa 120 piccoli allievi (molti dei quali orfani ) ogni anno. Ma Ketuko ha anche realizzato nel paese africano una grande mensa che distribuisce circa 400 pasti al giorno ai bambini dell’asilo oltre che ai ragazzi della baraccopoli di Kehemu e agli anziani, una sartoria che dà occupazione a circa 25 donne del posto, un ambulatorio di primo soccorso che si occupa e si prende cura anche dei malati di Aids.

 Presenti alla conferenza stampa di presentazione dei due progetti Marcello Bandettini, Decano degli Ambasciatori del Sovrano Ordine di Malta presso la Repubblica di Namibia, Giacomo Maria Berutto, presidente della Ketuko Italia Onlus e Ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta presso la Repubblica di Namibia, oltre a Alessandro Monteduro e padre Joseph Bature (intervenuti in video-collegamento) dell’associazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, che hanno esposto e spiegato i propri progetti e ringraziato la città di Pisa e l’amministrazione comunale per la sensibilità nei confronti delle attività portate avanti nei paesi in via di sviluppo.