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Un anno fa Carlo Calenda fondava un nuovo Partito politico. Il primo tema ad essere preso in esame fu quello della Sanità. Non era ancora scoppiata l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, ma che un’attenzione particolare fosse dovuta al diritto di tutti i cittadini di accedere alle cure, dopo aver beneficiato dei sistemi di prevenzione, era chiaro ai fondatori di Azione.
Il Comitato pisano di Azione ha subito attivato un tavolo Sanità (coordinatore Carla D’Avino con Giovanna Bellini, Gabriella Giuliano, Luca Tiralongo, Riccardo Bianchi, Carla Cappelli, Lavinia Rossi) che lavora in stretto collegamento con il Tavolo regionale (coordinatore Stefano Mazzoleni) ed ha prodotto un documento, legato all’attuale contingenza, che può essere consultato sul sito PisaInAzione.it.
Il gruppo di lavoro concorda con le molte voci che si sono alzate a denunciare l’emergenza nazionale dal punto di vista sanitario, l’urgenza sui provvedimenti socioeconomici, l’allerta per le questioni di ordine pubblico.
Il Comitato Sanità di Azione Pisa, nell’elaborazione del documento, ha sottolineato la necessità di una programmazione di misure atte a prevenire il diffondersi del Covid-19 -e tra le prime e più importanti quella dei lockdown- che finalmente precedano il contagio e non lo rincorrano.
L’impennata dei casi in Toscana (esiste su questo una interessante analisi condotta dal direttore del Dipartimento di Information, Communication and Technology della Scuola Normale, Federico Calzolari) e il suo essere inserita nella cosiddetta “zona rossa” conferma l’andamento oscillante della pandemia e le criticità che possono incidere anche su aree geografiche considerate di eccellenza in sanità.
Pertanto, nel documento elaborato, ha ritenuto di suggerire una serie di misure da adottare su tutto il territorio nazionale. Tra queste, se ne propongono alcune indispensabili a potenziare il tracciamento dei positivi sul territorio, anche per mezzo di professionisti epidemiologi, la cui figura, nel quadro del generale depotenziamento della medicina territoriale, è quasi del tutto scomparsa dalle ASL. Così com’è necessario attivare canali di comunicazione che possano raggiungere tutta la popolazione, con la possibilità di attivare anche un numero telefonico di assistenza psicologica con particolare attenzione agli adolescenti. Si deve altresì incrementare il servizio di esecuzione tamponi, attraverso i ‘ drive through’ e fare in modo che i tamponi vengano letti in tempi brevi. Sarebbe importante costituire ‘task force’ itineranti gestite da medici specializzati sulle emergenze, anche provenienti dalla Marina e dall’Esercito, dotati della strumentazione necessaria all’esecuzione di radiografie, ecografie, emogasanalisi al domicilio del paziente. Più che mai necessaria la produzione di ossigeno portatile, ventilatori, caschi CPAP ecc. anche il potenziamento degli attuali alberghi sanitari appare una misura necessaria.
Il documento prevede una serie di provvedimenti da attuare in ambiente ospedaliero, tra cui la maggior separazione tra percorsi Covid e non Covid, l’organizzazione di squadre mediche con diverse specializzazioni gestite da specialisti dell’urgenza, essendo il paziente ospedalizzato Covid sottoposto a sviluppare principalmente distress respiratorio ma anche sindromi incidenti su più di un organo, la turnazione delle task force dei reparti Covid con il rientro, dopo un periodo stabilito e previa esecuzione del tampone, nel loro reparto di appartenenza, per prevenire stress da lavoro, e l’implementazione dell’attività di telemedicina.
Il tavolo Sanità di Pisa In Azione è consapevole della continua necessità di aggiornare il documento sulla base delle necessità impellenti che si presentano nell’evoluzione della pandemia.
Eventuali responsabilità, omissioni e ritardi nella gestione dell’emergenza saranno giudicati nelle opportune sedi politico-amministrative.
Azione ritiene un’opportunità da cogliere senza temporeggiamenti inutili l’accesso ai fondi messi a disposizione dal Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) per far fronte all’emergenza Covid-19 e, più in generale, per coprire costi sanitari diretti e indiretti e dare nuovo impulso all’innovazione tecnologica e alla ricerca medico – scientifica.
Per Azione, è adesso il momento della passione sostenuta da impegno e competenza nell’ottica del bene comune.